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11/05/2015 | 11:39

Cannes 2015: "The Lobster" favorito, Garrone primo degli italiani a 8,00

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Cannes 2015 The Lobster Garrone

ROMA - Mancano pochi giorni all’inizio del Festival di Cannes, che vedrà in rassegna ben tre film italiani: “Mia madre” di Nanni Moretti, “La giovinezza” di Paolo Sorrentino e “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. Al primo posto sulla lavagna del vincente si piazza il nuovo lavoro di Yorgos Lanthimos, maestro della new wave greca, che col suo "The Lobster" si prepara a scioccare la platea di Cannes e tutto il mondo a suon di colpi di scena fantascientifici. Stanleybet lo dà vincitore a 5.00. Dietro di lui, due opere entrambe bancate a 6.00: "Louder than Bombs" di Joachim Trier, un dramma introspettivo che ruota attorno alla figura della fotografa Isabelle Huppert, alla sua famiglia e al suo passato, e "Umimachi Diary – Onle little Sister", del giapponese Hirokazu Kore-Eda. Un altro film della scuola orientale, "Shan He Gu Ren", del cinese Jia Zhangke, occupa il terzo gradino del podio, offerto a 7.00. Appena sotto si trova il primo degli italiani, Matteo Garrone, che ne "Il racconto dei racconti" ha voluto puntare su ambientazioni fiabesche ad affetto e su una colonna sonora di grande atmosfera, ben coadiuvato da attori di richiamo internazionale come Vincent Cassel, Salma Hayek e Alba Rohrwacher. A far compagnia al regista romano, a quota 8.00, troviamo "Sicario", interessante “dark poem” del canadese Denis Villeneuve. In tre seguono bancati a 10.00: il primo francese, "Deephan" dell’habitué Jaques Audiard, "Saul Fia" dell’ungherese Laszlo Nemes e La giovinezza di Paolo Sorrentino, che si avvale di un ricchissimo cast internazionale per analizzare le prospettive future di due amici ormai avanti con l’età, uno regista e l’altro direttore d’orchestra, entrambi alle prese con la difficile decisione di abbandonare le scene. "Nie Yin Nian” del taiwanese Hou Hsiao-hsien, basato sulla leggenda dell’8° secolo di una giovane donna che con le arti marziali voleva cambiare il mondo dominato dai maschi, e "The Sea of Trees" di Gus Van Sant, storia di un uomo che per togliersi la vita sceglie la foresta Aokigahara, alla base del Monte Fuji, in Giappone, pagano 12.0 volte la posta in gioco. Con "Mia madre" di Nanni Moretti si sale a quota 15.00. Il regista vincitore della Palma d’Oro 2001 si ripresenta al Festival con un’opera privata e intimista, che parla di cinema, politica, rapporto tra realtà e finzione, crisi economica e lotte operaie. Un manifesto della nostra epoca che prova a rifare breccia nella giuria francese. Stessa quota per Macbeth di Justin Kurzel, con la sua trama chiaramente basata sull’opera di Shakespeare e interpretato da attori di altissimo spessore come Michael Fassbender e il Premio Oscar Marion Cotillard. RED/Agipro

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