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Ultimo aggiornamento il 07/10/2024 alle ore 20:32

SuperEnalotto

30/07/2010 | 16:17

Inchiesta Superenalotto - Gli italiani e il jackpot tra idee e sorprese

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inchiesta superenalotto gli italiani e il jackpot tra idee e sorprese

(c.r.) ROMA – Il jackpot del “6” ha superato da tempo i 100 milioni di euro e, come lo scorso anno, è  avviato a diventare il tormentone top di un'estate bollente sotto tutti i punti di vista. Dodici mesi fa, prima della vincita da 147 milioni di Bagnone, non c'era persona che non dicesse la sua sul jackpot, tra teorie fantasiose, imprecisioni e leggende da ombrellone. Ma quanto sanno veramente gli italiani del SuperEnalotto? Lo conoscono davvero? Agipronews ha condotto un'inchiesta, suddivisa in fasce di età (18-39 anni, 40-59 e over 60), per andare a scoprire se i giocatori siano a conoscenza del valore del jackpot di questi giorni, se giocano al SuperEnalotto, cosa farebbero con oltre 100 milioni e soprattutto se ci sono cose che vorrebbero cambiare di questo gioco. Quello che ne risulta è un quadro divertente, più diversificato di quanto si possa immaginare, per certi versi sorprendente. E non mancano i colpi di scena.
 
Inchiesta Superenalotto - L'83% degli over 60 segue regolarmente il jackpot

(c.r.) ROMA – Alla domanda “Sa quanto vale oggi il jackpot?”, gli italiani hanno risposto così.  Il dato più eclatante riguarda la fascia d'età compresa tra 18 e 39 anni. L'82% degli intervistati ha dichiarato di non conoscere con esattezza l'entità del “6”, mentre solamente il 18% sa esattamente a che punto è arrivato il premio di prima categoria. In altre parole i giovani non riescono a tenere il passo con la crescita del jackpot, soprattutto per il ritmo delle estrazioni: circa l'80% spiega che la “distrazione” è dovuta dalla crescita trisettimanale del montepremi, persa di vista per impegni vari, dal lavoro alle gite al mare. Non così impreparati, invece, i giocatori compresi tra i 40 e 59 anni. Il 70% conosce esattamente l'importo del jackpot. Quello degli over 60 è invece un esercito che segue in maniera chirurgica il lievitare del bottino: l'83% degli intervistati ha risposto esattamente al quesito sull'ammontare del “6”. Il 68,4% degli intervistati compresi nella fascia di età 18-39 dichiara di non giocare o giocare saltuariamente al SuperEnalotto, nonostante il super jackpot, mentre circa un terzo (31,6%), gioca regolarmente o quasi. Una quota percentuale analoga a quella che emerge dalla fascia 40-59 anni. Più equilibrato, invece, il bilancio per i giocatori over 60. In questo caso un giocatore su due dà regolarmente la caccia al “6”, per l'esattezza il 45,4%, mentre il 54,5% non gioca o lo fa saltuariamente.
 
Inchiesta Superenalotto - Le donne (65%) giocano piu' degli uomini

(c.r.) ROMA – Un altro dato che emerge riguarda il sesso dei giocatori. Sono le donne a tentare maggiormente la fortuna con il SuperEnalotto, con una media relativa alle tre fasce d'età che tocca il 65%, percentuale che sale al 69% nella fascia over 60, contro il 35%-31% del pubblico maschile.
 
Inchiesta Superenalotto - Il 35% degli italiani comprerebbe una casa a Parigi

(c.r.) ROMA – Alla domanda “Cosa farebbe con oltre 100 milioni?”, gli italiani hanno dato risposte sostanzialmente uniformate per la fascia 18-39 e 40-59. E se il mattone è al primo posto nelle scelte tra i 18 e i 59 anni, è solamente in terza posizione nella fascia over 60. L'acquisto di una casa è una priorità per le persone di mezza età (40-59) che tocca quota 37%, percentuale che scende al 27% con i giovani (18-39) pur restando la prima scelta. Con una cifra simile però si può fare di più, comprando case per investire o divertirsi. Le mete più gettonate? Gli italiani su questo hanno dato pareri fondamentalmente univoci, con Parigi in testa (35% delle preferenze), seguita da New York (28%) e Barcellona (20%).

Inchiesta Superenalotto - I giovani: prima la crociera, poi bambini poveri e ambiente

(c.r.) ROMA – I giovani (18-39), una volta acquistata casa, non hanno dubbi: partirebbero immediatamente per un viaggio, lasciando università o lavoro per diverse settimane. In termini percentuali, è una scelta condivisa da quasi il 20% degli intervistati. Le mete più ambite sono quelle esotiche: dai Caraibi alle Maldive (mete preferite dal 40% dei casi), ma stuzzica e non poco l'idea di una crociera che consenta di vedere e gustare con calma i paesi più diversi, una scelta fatta addirittura dal 50%. Sorprende poi la terza scelta nella fascia 18-39. Altro che bamboccioni: i giovani pensano anche agli altri (18%). Il 42% devolverebbe parte della vincita a fondazioni che aiutano i bambini poveri del mondo, in Africa e Sudamerica in testa, mentre il 30% è più sensibile a tematiche ambientali e utilizzerebbe il denaro per ripopolare il pianeta di alberi, difendere gli animali in via di estinzione e creare aree protette per flora e fauna. Con un occhio all'attualità, un 10% utilizzerebbe la vincita per riparare al disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico.

Inchiesta Superenalotto - Il jackpot per diventare imprenditori

(b.r.) ROMA - Sorpresa. Intervistati a proposito del Superenalotto (cosa fare del jackpot ultracentenario) ci sono ragazzi che rispondono: "aprire un'azienda, creare un'impresa". Il desiderio appartiene al 10% della fascia 18-39 anni del campione interpellato da Agipronews. La vincita al gioco diventa lo slancio decisivo per trovare e dare lavoro. Sarà forse "riflesso" condizionato di una società che lascia poco spazio ai giovani deprimendone ogni aspirazione occupazionale. Sta di fatto che i soldi del Superenalotto diventano un ideale strumento di riscatto "professionale". Come a dire: "dammi il denaro e vedi come ti faccio economia". C'è chi impiegherebbe parte della vincita per allestire una catena di negozi in franchising, chi aprirebbe una serie di ristoranti o metterebbe su alberghi. Ma c'è pure chi pensa a uno studio medico o legale e a creare presupposti e facilitazioni per avviare e consolidare la propria carriera. Senza pensare che per tutto ciò, basterebbe molto meno di 100 milioni di euro e passa, quanto l'ambito "6" mette sul piatto. Forse sono gli stessi ragazzi che se lavorano lo fanno da precari, visto che spetta solo al 6% dei neolaureati (tanto per citare un dato illustrativo, fonte Gidp) essere assunti con un contratto a tempo indeterminato.

Inchiesta Superenalotto – Mezza eta' (40-59 anni): soldi a tutti tranne che ai parenti...

(c.r.) ROMA – La casa rimane il primo pensiero nella testa degli intervistati di età compresa tra 40 e 59 anni. Uno su tre, per l'esattezza il 36,4%, non ha dubbi e punta forte sul mattone, molto più di quanto non faccia un giovane, mentre è più alta anche la predisposizione a investire del denaro in beneficenza, un'idea che coinvolge il 31,2%. Un viaggio non è invece tra le prime priorità di un eventuale multimilionario di mezza età, visto che è gettonato dal 9,1%. Il dato percentuale scende anche quando si parla di aprire un'attività (5,2%), e ancor più quando si parla di famiglia. Solamente il 4% penserebbe a fratelli e parenti, una percentuale analoga a quanti userebbero il denaro per dedicarsi a intere giornate di shopping nei negozi più alla moda.
 
Inchiesta Superenalotto - Gli over 60 pensano a figli e nipoti

(c.r.) ROMA – Il “cuore di mamma” prende il sopravvento nella scelta di come impiegare un'eventuale vincita milionaria nella fascia d'età over 60. Il 35,7% degli intervistati ha infatti dichiarato di pensare in primo luogo alla famiglia, sistemando con i soldi vinti i figli o le persone di famiglia bisognose di una mano, una percentuale che sale a oltre il 64% se si include anche il 28,6% che invece darebbe parte della vincita in beneficenza. Acquistare una casa è il primo pensiero solamente per il 14,3% degli italiani over 60, una percentuale che scende ulteriormente (11,2%) quando si parla di intraprendere un viaggio. Da non sottovalutare, invece, un 7,1% che investirebbe del denaro per aprire un'attività, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un investimento (bar, negozi, ristoranti) che va a beneficio dei figli o dei nipoti.
 
Inchiesta Superenalotto - Il jackpot “no limits” piace al 60% dei giocatori

(c.r.) ROMA – L'inchiesta non poteva concludersi che con una domanda: “Cosa cambierebbero gli italiani del SuperEnalotto?”. Le risposte, per la prima volta, hanno dato un esito pressoché univoco, senza distinzione di sesso o età. Il jackpot così com'è, senza limiti, raccoglie il 60% dei consensi. Coloro che hanno dato spunti per modificare l'attuale formula del gioco si sono concentrati essenzialmente su due aspetti. Il primo riguarda il jackpot, che per molti, superati i 100 milioni potrebbe prendere direzioni differenti: dal vitalizio aggiuntivo al “traghettamento” delle cifre in esubero verso i premi minori, in particolare i '3' e  '4', ritenuti troppo bassi. Un'eventuale modifica sarebbe gradita al 45% dei giocatori, visto che i '3' e i '4' rappresentano le vincite più numerose.

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