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22/12/2009 | 17:56

POKER - BACCARI (FULLTILTPOKER) - "IL NOSTRO SITO ITALIANO ENTRO LA FINE DEL 2010"

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poker baccari fulltiltpoker il nostro sito italiano entro la fine del 2010
(c.z.) ROMA - "Il 2010 sarà l'anno decisivo, non posso svelare quando, ma il nostro sito italiano arriverà senza dubbio entro i prossimi 12 mesi". Dopo un lungo periodo di silenzio Axel Baccari, country manager per l'Italia del colosso estero del gioco online Full Tilt Poker, conferma le promesse: la versione italiana con licenza Aams arriverà presto. La spinta decisiva molto probabilmente è arrivata dalla sempre più vicina introduzione del cash game nel mercato italiano. "Da questo punto di vista - si legge su PokerItaliaweb - siamo pronti creare un ambiente sano e serio con delle regole precise. Il cash game e' una disciplina molto diversa rispetto ad un torneo e questo permetterà di ampliare l'offerta. Molti lo considerano la vera essenza del poker ed è molto spettacolare. Full Tilt Poker ha sempre dato una notevole importanza a questa modalità di gioco ed è uno dei motivi per il quale i tavoli high stakes vengono spesso giocati sulla nostra piattaforma".
La nascita di FullTiltPoker.it è attesa anche da molti giocatori in cerca di una sponsorizzazione. "Da diversi anni investiamo sui giocatori italiani - commenta -  al momento la nostra squadra è composta da Alessio Isaia, Daniele Mazzia, Claudio Rinaldi, Marco Traniello e Bruno Stefanelli ed è molto probabile che nuovi giocatori si aggiungeranno nel 2010. E poi c'è l'amico Mario Adinolfi, un grande comunicatore ed una persona piacevole molto conosciuta anche al di fuori del poker. L'idea di far entrare Mario all'interno di Full Tilt era proprio quella di dare un messaggio forte dell'importanza di questo mercato e soprattutto della nostra volontà di avere un dialogo continuo con Aams". Un dialogo che Baccari spera possa portare alla liquidità internazionale, ovvero il gioco tra italiani e stranieri. "E' l'elemento fondamentale per dare una totale libertà ai nostri giocatori. Purtroppo questo non è ancora possibile in Italia e penso che siamo in molti tra i vari operatori e gli stessi giocatori a sperare in un cambiamento in questo senso".

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