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SuperEnalotto

28/09/2017 | 11:30

SuperEnalotto: la bella storia del 29 settembre, 19 anni fa un Jackpot da 44 milioni di euro

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ROMA - «Seduto in quel caffé, io non pensavo a te...Guardavo il mondo che, girava intorno a me...Poi d'improvviso lei sorrise e ancora prima di capire mi trovai sottobraccio a lei». Parole di Mogol, musica di Lucio Battisti, cantano gli Equipe 84: l’incipit di “29 settembre“ può essere facilmente traslato dal suo significato originario (il racconto di un tradimento senza pentimenti) alla storia del SuperEnalotto: era il 29 settembre del 1999 e chissà, magari il giocatore che poi vinse il Jackpot da oltre 44 milioni di euro, era davvero seduto in quel caffè, nel bar-ricevitoria di Fabio Broccoletti  - a Montopoli Sabina, in provincia di Rieti - dove fu giocata la schedina vincente. Seduto al tavolino mentre pensa ai numeri che potranno (e sarà così) cambiargli la vita, si può immaginarlo così. «Poi d'improvviso lei sorrise e ancora prima di capire mi trovai sottobraccio a lei» recita il testo della canzone, ma nel caso del SuperEnalotto la “lei” non può che essere la Fortuna, che entra di prepotenza nella vita del vincitore, sottoforma di una sestina di numeri: 4, 16, 27, 55, 67, 72 la combinazione vincente di quella sera. Sono passati 18 anni, ma ancora non si conosce chi sia stato quel fortunato giocatore, nonostante il paese sia piccolo, con appena 4 mila abitanti. Chiunque sia, di sicuro la data del 29 settembre, e probabilmente anche la canzone di Mogol e Battisti, rimarranno per sempre impresse nella sua memoria. AG/Agipro

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