SUPERENALOTTO: AL MAURIZIO COSTANZO DIBATTITO SULLA SICUREZZA E LA REGOLARITA’ DELLE GIOCATE

(a.z.) Quante volte di fronte alle vincite milionarie del SuperEnalotto centrate in Puglia ci siamo chiesti se questo gioco sia veramente sicuro e protetto da eventuali “intromissioni” esterne? Spesso, soprattutto quando ci accorgiamo che i fortunati vincitori di un fantastico “6” o un “5+” non siamo noi. O quando leggiamo delle frequenti violazioni informatiche, delle clonazioni di bancomat o delle truffe con carta di credito. Per non parlare dei temutissimi virus informatici. Ieri nella registrazione della rubrica “Raccontando”, all’interno del Maurizio Costanzo Show, in onda questa sera alle 23.00 su canale 5, il tema affrontato è stato “La sicurezza del SuperEnalotto”. In un “faccia a faccia”, sul palco di Maurizio Costanzo, Giovanni Emilio Maggi, Responsabile Business Relations della Sisal (società gestore del SuperEnalotto) e Franco Corbelli, Leader del Movimento dei Diritti Civili. “Il SuperEnalotto è una delle Lotterie più grandi del mondo, ogni settimana circa 20 milioni di giocatori sperano e sognano grazie al SuperEnalotto, e proprio per questo - e perché siamo un’azienda seria e sicura - abbiamo un sistema blindato che non permette di essere intaccato dall’esterno”. Questo quanto dichiara Maggi durante il suo intervento.
Intervento che viene più volte interrotto da Corbelli, il quale ha espresso i suoi dubbi sull’inviolabilità del SuperEnalotto. Un suo vecchio cavallo di battaglia sul perché la maggior parte delle supervincite di questo concorso si sia materializzata in Pugliaa (ricordiamo che l’ultima vincita milionaria è stata realizzata a Bari il 24 marzo scorso): “E’ possibile che un hacker si inserisca nel sistema centrale che elabora i dati dell’estrazione e li modifichi. E’ da molto tempo – continua Corbelli – che segnalo la presenza di un’associazione organizzata che opera in Puglia, in Campania e nel Lazio, interferendo nel sistema centrale della Sisal, modificandone i dati e consentendo così di realizzare le supervincite”. Così il Leader dei Diritti Civili spiega come mai la Puglia sia tanto fortunata, su 56 “6” realizzati al SuperEnalotto dal 1997 ad oggi, 8 di questi sono stati centrati in questa regione. Fantasia o realtà? Fino ad oggi, fantasia, suggestiva certo, ma non sorretta da adeguati riscontri.
Insomma, affermazioni forti, che suonano quasi come accuse, ma Giovanni Emilio Maggi è molto chiaro nello spiegare il meccanismo informatico adottato dalla Sisal ad ogni estrazione. “Quando una schedina viene inserita all’interno di Extrema, (la macchina convalidatrice delle schedine) la giocata viene trasferita al sistema centrale con sede a Milano che raccoglie i dati, viene registrata e rimandata alla ricevitoria. Il sistema di raccolta dati si divide in due parti proprio per non essere modificato e di conseguenza manomesso: abbiamo un formato binario e un tabulato elettronico. Questo sistema centrale viene “staccato” da enti esterni, non da Sisal, e viene inserito all’interno di una cassaforte. Lo spoglio avviene in presenza di una commissione composta da un membro della Guardia di Finanza, un membro del Prefetto e uno del Sindaco. Ricordo inoltre – continua Maggi – che già nel 2000 la polizia Tributaria si è recata alla Sisal e dopo un’analisi accurata del sistema non è emerso nulla”.
La trasmissione si è conclusa con la “riappacificazione” degli animi dei due ospiti che hanno espresso il proprio punto di vista: il primo, Franco Corbelli, ha mosso dubbi secondo lui più che legittimi; il secondo, Giovanni Emilio Maggi, ha raccontato come sia impossibile violare il tempio del SuperEnalotto, garantendoci la certezza e la certificazione che i nostri sogni, due volte a settimana, continueranno ad avere la possibilità di essere realizzati. D’altra parte lo sappiamo, la voglia di sognare non può essere “intaccata” da nessuno, neanche dal migliore degli hacker informatici.

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