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SuperEnalotto

15/10/2010 | 17:39

Superenalotto anti-inflazione: dal 2002 il sogno costa sempre un euro

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superenalotto anti inflazione dal 2002 il sogno costa sempre un euro

(c.r.) ROMA - A suon di record e di milioni, il Superenalotto ormai è un 'vecchio conoscente' per molti italiani. Sono circa 27 milioni i giocatori che a ogni concorso inseguono la vincita dei sogni con giocate – dati Sisal alla mano – che non raggiungono i tre euro a schedina. Tra i molti primati del Superenalotto, tra cui quello di mettere in palio il jackpot più alto al mondo (domani sera il “6” vale 164,6 milioni), c'è anche quello di superare indenne l'inflazione che mensilmente registra un segno più sui generi di prima necessità e non solo. E se nel mese di settembre l'Adoc lancia l'allarme, per una crescita media dei costi dei prodotti del +1,6%, con la benzina che costa il 2% in più che nel resto d’Europa e un menu in pizzeria che sale del 5,1% rispetto al 2009, il Superenalotto è 'inchiodato' al 2002, dall'introduzione dell'euro: prima la giocata minima era da mille lire (due colonne da 500), mentre da otto anni partecipare al sogno collettivo più grande d'Italia costa sempre e solo 1 euro a schedina.
Due combinazioni da 50 centesimi, poco più di un caffé, per inseguire un sogno milionario che al momento non ha eguali al mondo. Non solo. Dal confronto con le principali lotterie europee, il concorso di casa Sisal ha il vantaggio di costare la metà, ad esempio, dell'Euromillions (costo minimo di giocata 2 euro), ma di mettere in palio un premio massimo di ben undici volte superiore (15 milioni di euro contro quasi 165). Il Superenalotto fa meglio anche della UK National Lottery: una schedina oltremanica costa il corrispettivo di 1,10 euro, ma mette in palio non più di 5 milioni (33 volte meno del nostro “6”).

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