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SuperEnalotto

20/08/2010 | 18:45

SuperEnalotto, con il jackpot da record 5 milioni di giocatori in più

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superenalotto con il jackpot da record 5 milioni di giocatori in più

Cresce il popolo dei giocatori, sogna sotto l'ombrellone la vincita per vivere da sceicchi. Intanto anche l'Erario sorride, mentre alle frontiere le ricevitorie sono prese d'assalto dai "turisti della fortuna": una schedina su quattro è compilata da uno straniero.

(p.g.) Cinque milioni di giocatori in più. Il jackpot del SuperEnalotto, come lo scorso anno, è il grande protagonista dell'estate degli italiani che, pur distratti da ombrelloni, "calippo e birra", non rinunciano alla schedina che potrebbe regalare una vita da sceicchi. Se la folta schiera dei "regolari" da SuperEnalotto si attesta attorno ai 15 milioni di giocatori, con il jackpot "over size" si è arrivati a circa 20 milioni di sognatori, con una leggera maggioranza del pubblico maschile (60%).
Dall'inizio del 2010 le vincite complessive sono state di oltre 617 milioni di euro, per una raccolta complessiva di oltre 1,6 miliardi. Da gennaio le sestine giocate sono state oltre 3,2 miliardi, su oltre 617 milioni di schedine, la giocata media è comunque contenuta, come indica la Sisal si attesta a 2,63 euro.

Alle frontiere un giocatore su 4 è straniero

(l.l.) Con un jackpot che ha superato i 117 milioni di euro, l'Italia diventa di nuovo terra di conquista per giocatori di mezza Europa, che in queste ore stanno affollando le ricevitorie di frontiera come già successo nel 2008 e nel 2009 "Vengono da Montecarlo o Nizza per fare shopping e approfittano per portare a casa anche il sogno milionario". Parola di Alex Siffredi, titolare della ricevitoria "Can che Fuma" a Ventimiglia, al confine con la Francia. "Viene molta gente a giocare, soprattutto negli ultimi tempi, e gli stranieri rappresentano una fetta consistente della clientela: circa il 20-25%. Vengono soprattutto il venerdì, quando c'è il mercato, e dopo aver fatto un giro tra le bancarelle passano immancabilmente anche per la schedina". E gli italiani? "Tutte le volte che il jackpot supera i 100 milioni registriamo un'impennata anche per loro, che arriva addirittura al 30-40% in più rispetto al normale. I turisti influiscono in maniera determinante: probabilmente se capitasse un jackpot così a febbraio l'aumento non sarebbe così consistente". Per quanto riguarda il tipo di giocata e la spesa media, Alex riferisce che "sono quasi sempre schedine singole da 1 a 5 euro, per una giocata media di 2,5 euro".

Analoga la situazione sul versante opposto. A Trieste, le tabaccherie vicino alla Stazione Centrale sono frequentatissime  - oltre che dagli italiani - anche da tanti stranieri, sloveni e croati in testa, che spesso arrivano in gruppo con treni o pullman. Stesso quadro anche sulla riviera romagnola, dove invece a farla da padrone sono i tedeschi in vacanza sulle spiagge della costiera adriatica. Anche in questi casi vince l'approccio "schedina semplice" con giocata minima: il piccolo taglio da 1 o 2,50 è il più gettonato.

Per Tremonti è un affare: 600 milioni nelle casse dello Stato

(red.) Le associazioni dei consumatori insorgono e chiedono al ministro Tremonti un tetto al jackpot, inneggiando al colpo di mano dell'allora ministro per l'economia Vincenzo Visco che, nel 1999 limitò il "6" a 50 milioni di euro, frenandone la successiva crescita con una minor percentuale di montepremi (4% invece del 20%). Difficile, per chi ha nel taschino la chiave della cassaforte di Stato, mettere le mani su quello che è un vero e proprio affare. Gli uomini del ministero dell'Economia negli ultimi sei mesi hanno "scaldato" le calcolatrici proprio grazie al Gigante della Sisal: a fronte di una raccolta di oltre 1200 milioni (dal 9 febbraio scorso, giorno in cui è partita la crescita dell'attuale jackpot di 117,8 milioni) il ritorno erariale è stato di poco inferiore ai 600 milioni di euro.

La breve vita del “tetto” voluto da Visco

(red) Il tetto al Superenalotto, chiesto oggi dal Codacons a Tremonti. Non è una novità: per un breve periodo è stato una realtà sancita per legge. A settembre 1999, su iniziativa dell'allora Ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, venne infatti introdotto un nuovo meccanismo per il calcolo del jackpot. All'epoca, il jackpot viaggiava intorno a 84 miliardi di lire. In seguito alle polemiche si decise di rideterminare la ripartizione delle giocate quando il jackpot del «6» fosse arrivato a 50 miliardi di lire, ed a 25 miliardi il jackpot del «5+» (che aveva un suo jackpot scollegato, a differenza di oggi). In realtà dunque non si trattava di un vero e proprio tetto, quanto di un «limitatore» per evitare una crescita del jackpot: oltre la cifra stabilita l'incremento dei jackpot non avrebbe beneficiato del 20% delle giocate ma solo del 4%, destinando il restante 16% ad aumentare le quote delle vincite minori.

Fu lo stesso Ministro Visco, anni dopo, ad ammettere che fu una scelta sbagliata: piuttosto che limitare il jackpot, abbatteva le giocate, con conseguente calo delle entrate erariali (Il Superenalotto destina all'erario circa il 49,5% della raccolta). La modifica ebbe dunque vita assai breve, venne eliminata con la legge Finanziaria, a partire dal 31 dicembre 2001.


In caso di “6” il jackpot ripartirebbe da 24,5 milioni
 
(c.r.)  Qualora dovesse essere centrato stasera, il SuperEnalotto già dal prossimo concorso potrebbe ripartire con un jackpot di 24,5 milioni di euro. Merito del nuovo regolamento introdotto nel giugno 2008 che prevede che il 50% del montepremi del "5+" vada ad accrescere il jackpot del "6" in palio, mentre il restante 50% va a formare il montepremi di ripartenza, che dunque riparte più ricco.

Un anno fa la vincita record di Bagnone da 147,8 milioni
 
(c.r.) Un anno fa Bagnone, un paese di 2mila anime della provincia di Massa Carrara, saliva agli onori della cronaca per essersi reso protagonista della più alta vincita mai realizzata non solo in Italia, ma in Europa. Quella sera, era il 22 agosto, la sestina pagò 147,8 milioni di euro a un fortunato quanto ignoto vincitore, che si portò a casa il bottino con una schedina da soli due euro. Le voci sulla sua identità non sono mai state confermate: in un primo tempo si pensò potesse essere stato un boscaiolo del paese, poi lo stesso ricevitore, poi si ipotizzò che fosse stato un turista di passaggio, e questa rimane oggi l'ipotesi più accreditata. Da quel giorno Bagnone è il punto di riferimento delle vincite in Italia, in una classifica che vede al secondo posto i 139 milioni vinti da due giocatori di Parma e Pistoia lo scorso 9 febbraio, che si sono portati a casa quasi 70 milioni a testa, e poi l'attuale jackpot, che stasera vale poco meno di 118 milioni.

La ricevitoria di Bagnone: "Il '6' dei record vinto da un turista"
 
(c.r.) “Il vincitore dei 148 milioni? Qui non si è fatto vivo nessuno. Non abbiamo ricevuto telefonate, né messaggi, né ricompense. E ormai è passato un anno da quel fatidico 22 agosto”. Queste le parole di Anna Maria Ciampini, titolare della ricevitoria Biffi baciata dalla dea bendata in un caldo sabato di agosto, contattata da Agipronews a un anno esatto di distanza dalla caduta del jackpot più alto nella storia del SuperEnalotto. “Si è parlato tanto sull'identità del possibile vincitore, ma i miei clienti abituali sono ancora tutti qui, conducono la stessa vita, insomma difficile che qualcuno di loro si sia portato a casa quella cifra. Escludo che il vincitore sia uno di Bagnone. D'estate infatti il paese di riempie di gente, soprattutto turisti, motivo per il quale ritengo che il “6”, vinto qui, sia stato speso da qualche altra parte. Ma non sapremo mai chi è stato. La nostra unica consolazione – conclude Ciampini – è che in questo periodo vacanziero sono molte le persone che vengono appositamente qui per giocare al SuperEnalotto. Per noi questa è la più grande vittoria e soddisfazione!”.

 

 

 

 


 

 

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