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SuperEnalotto

29/09/2010 | 17:42

Superenalotto: Il "6" dei record fa gola all'Europa, ricevitorie di frontiera prese d'assalto

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(c.r.) ROMA – L'Europa ci guarda. Il jackpot dei record non passa inosservato agli occhi dei giocatori del Vecchio Continente. E non potrebbe essere altrimenti, visto che in palio c'è il jackpot più alto del mondo, 150 milioni di euro, o giù di lì. Così come accade puntualmente ogni volta che la sestina del Superenalotto inizia a gonfiarsi oltremisura, le ricevitorie di confine vengono prese d'assalto dai giocatori stranieri che tentano il colpaccio della vita. E il lavoro per i ricevitori si moltiplica, forse non ai ritmi dello scorso anno, ma poco ci manca.

 

Superenalotto: A Trieste boom di sloveni e croati

(c.r.) ROMA – “E' cambiato il tipo di giocata, ma soprattutto il target di giocatori”, racconta ad Agipronews Roberto Palumberi, che ha una ricevitoria nel cuore di Trieste. “Lo scorso anno, con il jackpot di Bagnone, si spendeva di più, venivano persone a giocare anche 300-400 euro a estrazione, mentre ora si punta su sistemi di piccolo taglio, al massimo 10-20 euro, giocati per più concorsi, in abbonamento. La cosa più curiosa è che i giocatori di mezza età sono stati sostituiti da scommettitori più giovani, ragazzi al massimo di 30 anni, che vengono qui, fanno la loro puntata e poi tornano indietro. Sono prevalentemente sloveni e croati. In fondo, a loro basta anche una vincita inferiore, anche un '5+', me lo hanno confessato candidamente, ma sognare non costa nulla!”.


Superenalotto: A Ventimiglia francesi in lieve calo, ma compensano gli italiani

(c.r.) ROMA – Diversa la situazione sul fronte occidentale. A Ventimiglia l'afflusso dei francesi è in lieve calo. “Il jackpot dei record è ben conosciuto oltre confine – racconta ad Agipronews Enrico Gallo, titolare di una storica ricevitoria nel cuore del comune ligure - ma rispetto allo scorso anno vengono meno turisti, francesi in primis. Molto probabilmente influisce anche il fatto che è terminato il periodo vacanziero, mentre il “6” poi finito a Bagnone ha beneficiato del periodo estivo. Il lavoro non manca, sicuramente siamo sopra i livelli di raccolta normali, ma sono soprattutto gli italiani a giocare. Non molto, sempre schedine di piccolo taglio, ma come ben sanno i miei giocatori, per diventare milionari a volte basta un solo euro!”.


Superenalotto: Dodici anni dopo, Peschici ci riprova con il supersistemone

(c.r.) ROMA – Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E' il messaggio di chi di “6” se ne intende. Con un jackpot alle stelle, non poteva non scendere in campo la ricevitoria “Millecose” di Peschici, protagonista nel 1998 di uno dei primi e più ricchi “6” della storia, 63 miliardi che vennero divisi tra i 100 giocatori di un sistema. “Abbiamo aspettato che il jackpot raggiungesse questo primato – confida ad Agipronews Fernando De Nittis, titolare della ricevitoria e ideatore di quel sistema miliardario – e ora puntiamo a concedere il bis. Si chiama 'T'aspettavo' ed è un sistema composto da 200 quote da 5 euro l'una che stanno letteralmente andando a ruba. La febbre da '6' da queste parti si fa sentire, giocano praticamente tutti, anche gli stranieri, soprattutto tedeschi, che ancora si trattengono qui da noi. Forse non stiamo ai livelli dello scorso anno, ma poco ci manca. La mia idea è che la sestina vincente non sfuggirà a lungo, e noi vogliamo essere in prima fila per tentare di nuovo il colpo!”.

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