SUPERENALOTTO: LE RICEVITORIE ALLE GRANDI MANOVRE PER CENTRARE IL JACKPOT MILIONARIO

(d.n.) Le tattiche sono state studiate, i sistemi ben oliati, e le preghiere per attirare la buona sorte recitate. E’ il giorno della vigilia per chi domani sera sarà incollato alle televisioni, attendendo l’uscita della sestina vincente del SuperEnalotto, che potrebbe permettere a un fortunato giocatore di ritrovarsi con 41,6 milioni di euro in più nelle tasche, la quinta vincita più alta di sempre nella storia del concorso di casa Sisal. Agipro è andata a curiosare sui grandi preparativi in queste ore in corso nelle fucine dei “6”, ovvero le ricevitorie dove, grazie a sistemi ben studiati, si fabbricano le vincite milionarie. L’arte del sistema si è sviluppata, arrivando alle sue massime espressioni, soprattutto in quei luoghi dove già in passato sono state centrate vincite da sogno. E’ il caso, ad esempio, della “Ricevitoria-Edicola Mille Cose”, di Peschici, in provincia di Foggia. Qui, il 31 ottobre del 1998 se lo ricordano tutti: il giorno in cui furono vinti, grazie al “Re dei giochi”, 32,7 milioni di euro, oltre 63 miliardi delle vecchie lire. Il proprietario della ricevitoria, Fernando De Nittis ci manifesta subito il suo ottimismo: “Noi crediamo che la fortuna tornerà a Peschici. D’altronde, chi ha già gustato il calice della vittoria è convinto più degli altri che il sogno possa ripetersi. Ma noi –continua il titolare - non ci affidiamo solo alla sorte. Abbiamo preparato un grande sistema da 1.300 euro da 130 quote. Lo schema è quello a cruciverba orizzontale e verticale, il nostro marchio di fabbrica. Il suo nome? ‘Come le viole’, sperando che la vincita torni con lo sbocciare del fiore primaverile”. La febbre da SuperEnalotto ha contagiato tutta l’Italia, e non potrebbe essere altrimenti, considerata la cifra che il “Re dei Giochi” metterà in palio nel concorso di domani sera. A Firenze, e più precisamente nello “Sporting Club Viola”, Agipro ha contattato Piero Catelli, titolare della ricevitoria nella quale il 12 dicembre del 2002 un anonimo fortunato incassò, grazie ad un premio di prima categoria, oltre 38,6 milioni di euro. “Abbiamo preparato due sistemi da 256 euro ciascuno. Le quote dovrebbero essere 24. Indubbiamente – prosegue il titolare – le giocate da noi sono aumentate, anche perché dopo la grande vincita di tre anni fa la gente è convinta che la fortuna qui sia di casa. Questa volta, contrariamente al passato, la gioia maggiore per tutti noi sarebbe quella di centrare una vincita che coinvolga parecchie persone. Ci piacerebbe festeggiare tutti insieme”. E arriviamo a Pescara, nella ricevitoria “Caffè Ideale”, dove le grandi manovre per centrare il “6” assumono le sembianze di una vera e propria guerra campale, con tanto di tattiche e alleanze che guardano al futuro, e che coinvolgono l’intera penisola. Ma cediamo la parola ai titolari: “Per il concorso di mercoledì – ci spiegano – useremo un sistema che stiamo giocando da tempo, 1.300 euro per 100 quote. Ma la grande novità, il vero attacco al forziere del SuperEnalotto, arriverà nel caso che neanche domani sera si riesca a realizzare la sestina vincente. Se questa eventualità si dovesse verificare – continuano – il sogno di una vincita ancora più cospicua sarà affidato ad un megasistema da 71.550 euro da mille quote, che verrà giocato per 15 concorsi consecutivi. E per dar vita a questo tipo di giocata non saremo soli: è prevista un’alleanza con altre ricevitorie. Oltre alla nostra, infatti, parteciperà una ricevitoria di Roma, una di Portogruaro e un’altra di Ancona. Le restanti tre sono di Modena, Milano e Civitanova Marche”. Il guanto di sfida alla fortuna è lanciato.

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