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SuperEnalotto

05/08/2010 | 11:58

Superenalotto – Le ricevitorie dei "6" milionari, Bagnone: "Il '6' dei record vinto da un turista"

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(c.r.) ROMA – “Il vincitore dei 148 milioni? Qui non si è fatto vivo nessuno. Non abbiamo ricevuto telefonate, né messaggi, né ricompense. E ormai è passato quasi un anno da quel fatidico 22 agosto”. Queste le parole di Anna Maria Ciampini, titolare della ricevitoria baciata dalla dea bendata in un caldo sabato di agosto, contattata da Agipronews a un anno di distanza dalla caduta del jackpot più alto nella storia del SuperEnalotto. “Si è parlato tanto sull'identità del possibile vincitore, ma i miei clienti abituali sono ancora tutti qui, conducono la stessa vita, insomma difficile che qualcuno di loro si sia portato a casa quella cifra. Escludo che il vincitore sia uno di Bagnone. D'estate infatti il paese di riempie di gente, soprattutto turisti, motivo per il quale ritengo che il “6”, vinto qui, sia stato speso da qualche altra parte. Ma non sapremo mai chi è stato. La nostra unica consolazione – conclude Ciampini – è che in questo periodo vacanziero sono molte le persone che vengono appositamente qui per giocare al SuperEnalotto. Per noi questa è la più grande vittoria e soddisfazione!”.


Superenalotto – Le ricevitorie dei “6” milionari, Catania: “Chi ha vinto molto probabilmente ha cambiato aria”
 
(c.r.) ROMA – Uno dei quattro jackpot superiori ai 100 milioni di euro messi in palio dal Superenalotto fu centrato a Catania nell'ottobre 2008. “Il vincitore dei 100 milioni? Se ne dicono tante. Nel nostro quartiere ci sono voci su quella persona o su quell'altra, ma la verità è che non si ha la certezza di nulla”. A parlare è Domenico Giunta, titolare della ricevitoria nella quale, per la prima volta in Italia, è stato centrato un “6” da oltre 100 milioni. “Secondo me – prosegue Giunta - non è da escludere l'ipotesi che il vincitore abbia cambiato aria, nel senso che dopo la vincita sia andato a vivere da qualche altra parte. In compenso, quel “6” ci ha lasciato tanti nuovi giocatori, che a distanza di tanto tempo ancora vengono qui da noi sperando che la dea bendata conceda il bis. Noi ci proviamo, come sempre, anche se ricordo che il jackpot da 100 milioni venne centrato con una giocata da 1 solo euro!”.


Superenalotto – Le ricevitorie dei “6” milionari, Savignano sul Rubicone: “Il '6' da 71 milioni nelle tasche di un turista tedesco in bicicletta”
 
(c.r.) ROMA – Tante volte l'identità del vincitore del “6” rimane avvolta nel mistero, ma capita anche che il fortunato lasci indizi del suo passaggio. E' il caso del jackpot da 71,4 milioni finito a Savignano sul Rubicone il 19 maggio 2007. A raccontare ad Agipronews quanto accaduto Massimo Frascarelli, titolare della tabaccheria baciata dalla fortuna. “Con molta probabilità ad aver centrato il “6” da 71 milioni è stato un turista appassionato della bicicletta. Proprio in quei giorni, infatti, la nostra zona era letteralmente invasa da amanti delle due ruote, oltre 14 mila persone, venute appositamente per partecipare alla Nove Colli, una corsa molto conosciuta tra gli appassionati e che si svolge ogni anno nel mese di maggio lungo i colli tra Forlì e Cesena. Gran parte di questi ciclisti, amatoriali e non, proveniva dall'Europa, soprattutto tedeschi, e il fatto che dopo la vincita nessuno si sia fatto vivo, né con una telefonata né con un biglietto, esclude che a vincere possa essere stato uno dei clienti abituali. Insomma, il fortunato giocatore è venuto qui a gareggiare, ha giocato una schedina del SuperEnalotto, ha centrato il “6” da oltre 71 milioni e se ne è tornato a casa. Lasciando gli italiani con un palmo di naso!”.


Superenalotto – Le ricevitorie dei “6” milionari, Peschici: “I 63 miliardi vinti nel 1998 spesi in automobili e belle donne”
 
(c.r.) ROMA – Nella storia del SuperEnalotto la ricevitoria De Nittis di Peschici si è ritagliata un posto d'onore. Per la prima volta una vincita miliardaria (63 miliardi, eravamo nell'ottobre 1998) venne divisa tra più giocatori, cento per l'esattezza. “Quei giocatori sono ancora tutti qui - racconta ad Agipronews Fernando De Nittis - Pensavano che con tutti quei soldi, 640 milioni delle vecchie lire a testa, potessero veramente cambiare vita, ma in realtà la maggior parte di quel denaro l'hanno sperperata. Dopo aver riscosso la vincita, a Peschici, un paese di appena 4mila abitanti, si vedevano in giro solamente Mercedes e Bmw. Ora quelle macchine sono ferme in qualche parcheggio, perché mantenerle costa. C'è chi dopo la vincita ha deciso di aprire un'attività, ma ha perso tutto e ha dovuto rivendere la licenza per due lire, mentre c'è chi ha lasciato moglie e figli per fare la bella vita con le ragazze giovani e carine, offrendo loro regali e champagne. Ma anche in questo caso ha fatto ritorno a casa con la coda tra le gambe”.


Superenalotto - Le ricevitorie dei “6” milionari, Pistoia: “I 70 milioni se li sono divisi dieci giocatori che conosciamo molto bene”
 
(c.r.) ROMA – L'ultimo “6”, da 140 milioni, è stato realizzato lo scorso 9 febbraio e venne diviso tra Parma e Pistoia.  “La vincita da 70 milioni di euro è stata centrata grazie a un sistema da 50 euro suddiviso in dieci quote da 5 euro l'una – ha ricordato ad Agipronews Veronica Paci, titolare della ricevitoria di Pistoia baciata dalla dea bendata – sono tutti nostri clienti abituali, li conosciamo bene, ma non hanno acquistato il sistema dalla bacheca della ricevitoria, bensì ne hanno ideato uno loro. A ciascuno dei fortunati andranno quindi poco meno di 7 milioni di euro a testa”.


Superenalotto - Le ricevitorie dei “6” milionari, Parma: “Il vincitore è un uomo di nome Federico che ama lo shopping”
 
(c.r.) ROMA – “E' praticamente impossibile sapere chi sia stato a portarsi a casa i 70 milioni”. Così ad Agipronews Fernanda Rosa Bottini, titolare della tabaccheria di Parma dove è stato centrato uno dei due "6" milionari lo scorso 9 febbraio. “La nostra ricevitoria si trova in un centro commerciale. Difficile, se non impossibile, dare un volto al "6", visto l'alta percentuale di giocatori occasionali che puntano qualche euro mente tornano a casa dallo shopping. Sappiamo però il nome del vincitore: si chiama Federico, o almeno così dice, e ci ha lasciato un biglietto con i ringraziamenti qualche giorno dopo la vincita. “Non so dirle chi sia questo Federico – prosegue Fernanda Rosa – anche perché come può ben immaginare, trovandoci in un centro commerciale, ogni giorno passa tantissima gente e non abbiamo una clientela fissa. So di certo che la vincita non è stata ottenuta con un sistema, ma con una giocata semplice, al massimo da 5 euro. Davvero un bell'investimento!”.

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