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SuperEnalotto

01/10/2010 | 16:03

Superenalotto: Nel sistema più grande d'Italia ora entra anche la Calabria

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superenalotto nel sistema più grande ditalia ora entra anche la calabria

(c.r.) ROMA – Se il jackpot dei record continua a crescere a dismisura - in palio ci sono oltre 151 milioni di euro - il sistema più grande d'Italia non può certo restare a guardare. Tre regioni unite nell'inseguimento al “6”, Abruzzo Emilia Romagna e Marche, nei giorni scorsi avevano proposto ai giocatori un maxi sistema da 75 mila euro, ma per l'appuntamento di domani scende in campo anche la Calabria, dove è stato elaborato un sistema da 45 mila euro che va ad integrarsi a quello già esistente, per un totale di oltre 120 mila euro, quasi il doppio. “Abbiamo deciso di integrare il nostro sistema di punta, 'O la va o la spacca', con quello da 45 mila euro realizzato da un ricevitore di Cosenza, per dar vita al più grande sistema d'Italia”, rivela ad Agipronews Massimo Baldassarre, del 'Caffé Ideale' di Pescara, già in passato fucina di sistemi memorabili.

“O la va o la spacca”: messe in campo 240 mila combinazioni

(c.r.) ROMA –  “La particolarità del nuovo sistema è che vengono messi in gioco 39 numeri, anziché tutti i 90. Restringiamo il campo in modo tale che, se i sei numeri che usciranno domani rientreranno tra quelli da noi scelti, potremmo essere sicuri quasi al 100% di centrare il '6'. In totale mettiamo in gioco oltre 240 mila combinazioni. Come sempre offriamo quote da 50 euro l'una, per un totale di 2.400, ma c'è chi ne acquista di più. Del resto – prosegue Baldassarre - lo avevamo promesso: se il '6' avesse proseguito la sua marcia, avremmo allargato la base del nostro sistema con nuovi 'innesti', e non escludiamo che nei prossimi concorsi, se il jackpot dovesse fuggire ancora, possano entrare in gioco anche altre regioni”.
Un jackpot da sogno e un sistema da capogiro, dunque, ma se per il primo si tratta di record, non così per il secondo. In passato, infatti, i ricevitori italiani si sono sbizzarriti in sistemi ancora più ricchi. Fu lo stesso 'Caffé Ideale', nel 2001, a idearne uno da quasi 1 miliardo di lire, migliorato due anni dopo da un altro da 750 mila euro, circa 1 miliardo e mezzo di lire, con quote da 500 euro l'una.

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