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SuperEnalotto

21/09/2010 | 18:33

Superenalotto, Rienzi (Codacons): "Tetto al jackpot? Forse non è più necessario"

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dal nostro inviato Paolo Giannace -
"Il calo delle combinazioni giocate al Superenalotto - dagli 85 milioni dello scorso anno in occasione del jackpot record, ai 30 milioni per estrazione attuali - possono essere spiegati con tre fattori: assuefazione al jackpot, meno soldi alle famiglie, budget spalmato su un'offerta complessiva più vasta dei giochi pubblici. A questo punto il tetto al jackpot  - con la creazione di vincite più alte per le categorie inferiori di premio  - potrebbe risultare inutile a contenere la crescita delle giocate. Stiamo effettuando però in tal senso delle ricerche approfondite in collaborazione con i Monopoli di Stato che verranno presentate il prossimo 4 novembre". E' quanto dichiara Carlo Rienzi, presidente del Codacons, al termine dell'incontro con i rappresentanti di Sisal e dei Monopoli di Stato svoltosi presso la sede di Aams a Roma. Nel corso dell'incontro, sono stati messe in luce alcune iniziative che verranno realizzate in collaborazione con i Monopoli e con l'associazione dei consumatori: una campagna che informi i giocatori sulle reali probabilità di vincita dei diversi giochi, sui rischi connessi al gioco eccessivo e una limitazione sulla pubblicizzazione per poker online e slot machines, focalizzando la comunicazione sui giochi non solo sulle entità della vincita, ponendo particolare attenzione ai rischi connessi al gioco tra i minori.

 

Superenalotto: Incontro Codacons–Sisal-AAMS, maggiore informazione ai giocatori sulle probabilità di vincita e sui rischi connessi agli eccessi

(red.) Nel corso dell’incontro odierno tra Codacons, Sisal e Monopoli di Stato, relativo al Superenalotto e alle dipendenze da gioco, l'associazione dei consumatori ha reso noto attraverso un comunicato che “si è preso atto che dai 100 milioni di combinazioni giocate nel 2009 nel periodo del picco del jackpot, si è scesi alle attuali 30-35 milioni di combinazioni. Ciò è dovuto probabilmente alla assuefazione all’entità del montepremi, alla minore quantità di denaro liquido circolante nella famiglie, e al maggior numero di giochi messi in commercio nell’ultimo anno. A fronte di questa situazione sia il Codacons che Sisal e Monopoli hanno convenuto sulla necessità di proseguire in studi e ricerche in merito alla correlazione tra numero di giochi ed entità dei premi, numero dei nuovi giocatori e conseguente aumento del rischio di ludopatie, e anche sulla necessità di accertare quali siano i giochi che hanno una maggiore incidenza sulle ludopatie stesse. Si è poi aperto oggi a seguito dell’incontro un tavolo di confronto per imporre ai gestori una maggiore e più corretta informazione su: il numero delle probabilità di vincita per ciascun gioco (è importante che chi gioca al Superenalotto sia informato che le probabilità di vittoria sono 1 su 622 milioni); sui rischi connessi agli eccessi in tutti i giochi, anche quelli legali, esistenti sul mercato. Codacons e Monopoli di Stato intendono invitare i gestori affinché evitino in futuro forme di pubblicità dei giochi che esaltano soltanto l’entità della vincita e i super-jackpot, così come le pubblicità - attualmente eccessive - di giochi a maggiore incidenza di ludopatia come il poker online o le slot machines”.


SuperEnalotto/Il sindaco giocatore "dà i numeri" e fa vincere al Lotto

(l.l.) ROMA - «Hanno vinto tutti quelli che hanno giocato, compresi i consiglieri dell'opposizione». Il talismano Antonio Amente - sindaco di Melito, paesino alle porte di Napoli - colpisce ancora. Il "6" al Superenalotto non è stato ancora centrato, ma intanto il sindaco (che sta giocando 5 euro per ogni estrazione del concorso) ha portato bene ai suoi concittadini che l'hanno seguito venerdì scorso a Pomeriggio 5 con Barbara D'Urso. Durante la diretta ha spiegato quali sono i numeri della sua combinazione - 33, 42, 72, 90, più altri due ancora "misteriosi" - subito rigiocati al Lotto dagli abitanti di Melito. Che alla fine hanno gioito: con una giocata minima di 2 euro hanno portato a casa ambi e terni per un gruzzolo dai 125 ai 450 euro. «Era già successo dopo l'ultima Epifania - racconta il sindaco - Girai per il paese su un trenino distribuendo doni e le persone 'tradussero' l'evento in numeri, per poi giocarseli e vincere». I buoni auspici di allora lo hanno spinto a "riciclarli": «Anche allora vennero giocati il 72, la meraviglia, con il 33, il sindaco, più il 6 che rappresentava l'Epifania». A proposito: nella smorfia napoletana il 33 non sta per "gli anni di Cristo?". «Ci sono diversi significati per ogni numero - spiega - ecco perché ho scelto anche il 42, che sta per il Comune, e il 90, che invece viene da un sondaggio: il 99% dei cittadini di Melito è d'accordo con la mia iniziativa». Ma a questo punto - visto che il Lotto è andato così bene - non sarebbe meglio dedicargli tutta l'attenzione, magari puntando a una cinquina, piuttosto che sognare il "6"? «Vogliamo fare le cose in grande, non ci accontentiamo del "poco". Ed ecco perché non voglio vincere finché il jackpot non avrà raggiunto i 150 milioni, tra una settimana».

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