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SuperEnalotto

25/11/2009 | 10:28

VIDEOPOKER E SLOT TRUCCATE - TRUFFA DA MILIONI DI EURO, I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE DELLA GDF

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videopoker e slot truccate truffa da milioni di euro i dettagli delloperazione della gdf
 (red.) Aveva un giro d’affari di molti milioni di euro il sodalizio criminoso sgominato dalla Guardia di Finanza di Bologna e specializzato nel noleggio e nella fornitura di slot machine e videopoker truccati. Al termine dell’indagine «Asso di cuori», coordinata dal pm della Procura felsinea Marco Mescolini e durata circa otto mesi, sono finiti in carcere i tre presunti promotori della maxi truffa, altri sette loro stretti collaboratori sono agli arresti domiciliari e risultano indagati 33 gestori di bar e circoli (20 a Bologna) che nei loro locali avevano le infernali macchinette.
I reati ipotizzati nelle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Alberto Gamberini sono l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa informatica aggravata ai danni dello Stato, l’accesso abusivo a sistema informatico e la violazione di sigilli. Ai domiciliari c’è anche un ispettore della Guardia di Finanza accusato di corruzione. Secondo l’accusa aveva il compito di avvertire quando ci sarebbero stati i controlli da parte dei suoi colleghi. E come lui è accusato di corruzione uno dei tre arrestati perchè durante un controllo ha provato a corrompere due militari della Finanza. 
L’operazione, effettuata in sinergia dal Nucleo di polizia tributaria e dal II gruppo, ha visto impegnati oltre 200 militari che hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare (di cui tre in carcere) e oltre 60 perquisizioni nei confronti di fornitori di apparecchi da gioco, bar, circoli ed altri esercizi pubblici, in diverse province dell’Emilia-Romagna (Bologna, Modena, Ferrara), Veneto (Venezia, Vicenza, Padova), Lombardia (Milano, Bergamo, Varese) e Sicilia (Messina).
Sono stati sequestrati 152 apparecchi da intrattenimento, 38 cambiamonete, varie migliaia di gettoni, tre autovetture di grossa cilindrata, 5 personal computer, 6 telefoni cellulari e due armi irregolarmente detenute. È stata sottoposta a sequestro pure una sofisticata apparecchiatura wi-fi, attivabile a distanza, nonché copiosa documentazione contabile ed extracontabile tuttora al vaglio degli inquirenti.
La truffa consisteva o nell’alterazione diretta degli apparecchi elettronici da gioco o attraverso l’installazione di un abbattitore che serviva ad inviare dati sbagliati sull’ammontare delle giocate ai Monopoli di Stato o inserendo una scheda aggiuntiva che riproduceva il gioco della slot machine o del videopoker e che veniva attivata con un telecomando a distanza.
In tal modo un semplice videogame come «pacman» o «space invaders» diventava una vera e propria slot machine che permetteva il gioco d’azzardo con distribuzione di premi in denaro. Ma  l’organizzazione aveva raggiunto la nuova frontiera della truffa. Non installava più schede contraffate nei videogame, ma si serviva del sistema wi fi per collegare la macchinetta alla scheda truccata posta all’esterno e che in tal modo era più difficile da trovare in caso di controlli.
L’abbattitore serviva per inviare i dati di gioco modificati al Monopolio. In pratica ogni gestore deve pagare un’imposta in base all’ammontare delle cifre giocate. In tal modo le cifre risultavano molto più basse di quelle vere con l’evidente truffa ai danni dell’Erario. L’ammontare dell’evasione verrà quantificata nel prosieguo delle indagini anche se si parla di molti milioni di euro.

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