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Win For Life

19/10/2009 | 15:09

GIOCHI – BOOM WIN FOR LIFE. D'AGATI (SOCIOLOGA): “ATTIRA LA POSSIBILITA' DI RIFARSI SUBITO”

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  (m.f.) ROMA - I 4000 euro mensili per 20 anni, d'accordo. Ma l'immediato, larghissimo consenso di Win for Life, il nuovo gioco a base numerica di Sisal partito il 29 settembre scorso, potrebbe avere anche un'altra ragione: la possibilità di rifarsi subito. E' il parere di  Marina D’Agati, ricercatore in Sociologia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino, autrice di diversi volumi sul gioco d'azzardo. “Il gioco si articola su un'estrazione ogni ora. C'è quindi una continua possibilità di ripetizione, un fattore che rappresenta una tra le maggiori cause di dipendenza dal gioco, come avviene per la roulette. La vecchia schedina del Totocalcio, quando il gioco era in auge, non veniva certo ritenuta fonte di dipendenza, anche perché tra un concorso e l'altro passava del tempo. Chissà che non sia proprio questo il segreto del successo del gioco”. L'attrazione per la rendita mensile, per la prima volta in Italia collegata a una vincita da gioco, è parsa comunque uno stimolo poderoso alla raccolta. “Mi sembra presto per trarre conclusioni – dice la sociologa - Il gioco ha debuttato da poco e il fattore novità è spesso trainante. Mi viene in mente il caso del bingo, che attirò da subito molta attenzione per poi calare”.

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