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05/11/2009 | 12:14

SISAL PRESENTA IL RAPPORTO SOCIALE

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sisal presenta il rapporto sociale
FRA GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO, RESPONSABILITA' E AUTOLIMITAZIONE DELLE GIOCATE   (gdf) MILANO - Un business sviluppato attraverso l'impegno etico. È la linea del gruppo Sisal, espressa oggi in occasione della presentazione del primo Rapporto Sociale, presso la sede storica del Piccolo Teatro di Milano. Un rapporto che simboleggia un piano d'azione per la responsabilità sociale che “punta” sui giovani, principali destinatari delle campagne Sisal, come quella dedicata al gioco responsabile. Si chiama Gioca il giusto, marchio adottato in tutti i siti web del gruppo, nelle campagne pubblicitarie, su SisalTv e sulle schedine, ed è intesa a illustrare i rischi dell'eccesso di gioco e i l divieto dello stesso ai minori, oltre a informare e prevenire sulla dipendenza da gioco mediante materiali informativi in ricevitoria e online e a un help desk dedicato. Una novità importante è nei sistemi di autolimitazione delle giocate: quello già disponibile al momento per tutti i titolari di un conto SuperEnalotto on line sarà esteso a tutti i siti di gioco del gruppo, e ne verrà inserito uno apposito per le nuove videolotterie in arrivo dal prossimo anno. Ma l'impegno etico di Sisal si traduce anche in iniziative concrete per chi magari non gioca. Il progetto Sisal Junior Star, in collaborazione con Save the Children, ha offerto supporto a oltre 150 bambini abruzzesi colpiti dal sisma. Ci sono inoltre Sisal Academy, programma di formazione per giovani talenti che prevede borse di studio per il master in marketing e comunicazione della business school del Sole 24 ore. Sisal per lo sport, che da sostegno alle discipline sportive giovanili (Sisal è, ad esempio, sponsor de L'Aquila calcio). E Sisal per le Arti, una serie di iniziative a favore di arte e cultura, tra cui il sostegno al Teatro Grassi di Milano.     PETRONE: “CON 4 MILIARDI IN SEI MESI, SIAMO CRESCIUTI DEL 33%”   (gdf) MILANO – Per un progetto sociale solido c'è bisogno di un'azienda solida. E' la filosofia che sta alla base del Rapporto Sociale Sisal, spiegata dall'amministratore delegato del gruppo Emilio Petrone: “Il nostro nuovo piano strategico ha ottenuto risultati ottimi nel 2008, ancora migliori nel 2009. Abbiamo chiuso il primo semestre del 2009 con un giro d'affari di quasi 4 miliardi di euro, siamo cresciuti del 33% rispetto allo stesso semestre dell'anno prima, cresciamo con una rapidità tre volte maggiori rispetto a quella del mercato. E soprattutto, in un periodo in cui le aziende licenziano, noi abbiamo assunto 100 persone e abbiamo aperto 10.000 nuovi punti vendita”. Alla base delle azioni in campo sociale, dunque, c'è il successo di Sisal: “Il nostro piano guarda avanti nel tempo – continua Petrone – ma intanto siamo operativi in concreto. Specie in Abruzzo, dove stiamo aiutando la ricostruzione. E abbiamo sviluppato un nuovo gioco Win for Life, che è la sintesi perfetta della nostra filosofia. Un'iniziativa di successo che aiuta Sisal come azienda e dona il 23% delle giocate all'Abruzzo. Nelle prime 8 settimane abbiamo raccolto oltre 50 milioni di euro, per la fine dell'anno contiamo di arrivare a 100”.
  STASKIN: “PER SISAL IMPEGNO ETICO ELEMENTO IRRINUNCIABILE”   (gdf) MILANO – Giocare in modo responsabile non vuol dire demonizzare il gioco. Gioca il giusto, la nuova campagna Sisal, è indirizzata proprio su questa via, come ha spiegato durante la presentazione del Rapporto Sociale Michael Staskin, responsabile marketing del gruppo: “Il male non sta in cosa si fa, ma in come lo si fa. Noi abbiamo proposto il concetto in chiave positiva, non dicendo alla gente cosa fare, ma suggerendo loro come agire”. Staskin è stato anche in prima linea insieme a Save the children subito dopo il terremoto: “Per Sisal l'impegno etico non è un dovere, ma un elemento irrinunciabile. E le nostre iniziative vanno ben oltre il pianeta gioco, quelle illustrate nel Rapporto Sociale in particolare sono tese a far “vincere” i giovani. In Abruzzo fin dalle prime ore dopo il sisma abbiamo portato tende, per garantire una forma di normalità ai bambini, che erano in comprensibili condizioni di stress”.

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