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Win For Life

06/03/2015 | 16:24

Win For Life, i sogni di Sara: la vincitrice di Albino che avrà 3.000 euro al mese per i prossimi vent'anni

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MILANO - La macchina per il figlio neopatentato, l'università fuori per quello che sta prendendo il diploma e un aiuto al più grande, che vuole comprare casa con la fidanzata. Piccoli sogni che si realizzano, soprattutto se la fortuna dà una mano. È quello che è successo a "Sara" (il nome è di fantasia), vincitrice di un vitalizio al Win For Life Classico nel concorso dello scorso 25 febbraio. Per lei arriverà un assegno da 3mila euro al mese per i prossimi 20 anni. Sara - di Albino, in provincia di Bergamo -  si è presentata oggi per negli uffici Sisal di Milano per riscuotere il suo premio, e ne ha approfittato per raccontare la sua storia: «Nella mia vita ho sempre lavorato - spiega – Io e mio marito avevamo appena finito di pagare il mutuo ma con tre figli davvero ci preoccupava il loro futuro. Non è facile poter comprare l’auto al figlio che ha preso la patente, assicurare gli studi universitari al figlio che quest’anno prenderà la maturità o pensare a contribuire all’acquisto futuro di una casa per il grande, ormai fidanzato. I genitori hanno sempre tante preoccupazioni per il futuro dei loro figli e, spesso, oltre ad una buona educazione e alla serenità di una famiglia unita, i soldi servono per assicurare loro un futuro dignitoso». E magari, Sara, pensando proprio a tutte queste cose, lo scorso 25 febbraio ha investito 2 euro in una schedina "Quick Pick" (già compilata) del Win For Life. A dare una spinta alla fortuna ci ha pensato il ricevitore, che le ha suggerito il "Numerone", grazie al quale ha messo le mani sulla rendita. E dopo Sara è andata come al solito al lavoro, dove dai colleghi ha appreso che una persona, nel suo stesso paese, nella sua stessa ricevitoria, aveva fatto il colpo. Che fosse proprio lei? Controlla e ricontrolla i numeri e scopre la bella notizia. Quindi tornata a casa, comincia a fare progetti con marito e figli. Prima di pensare ai sogni, però, c'è a mettere al sicuro la schedina, che viene nascosta in cantina per una settimana, prima di andare a riscuotere il premio. Nonostante sia stata baciata dalla fortuna, Sara non perde il contatto con la realtà: «Oltre ai nostri figli penseremo anche un po’ a noi, io e mio marito ci concederemo un viaggio che dopo una vita di sacrifici ci siamo meritati. Prima però dobbiamo concordare insieme le ferie sul posto di lavoro - conclude -  Perché non smetteremo di lavorare: il lavoro ci ha reso ancora più consapevoli del valore di ciò che abbiamo vinto». RED/Agipro

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