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Attualità e Politica

20/10/2023 | 18:26

Caso Fagioli, Presilla (Sportradar): “Con i corsi si salvano centinaia di atleti, complicato annullare il rischio”

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Caso Fagioli Presilla (Sportradar) “Con i corsi si salvano centinaia di atleti complicato annullare il rischio”

ROMA – “Con i nostri corsi abbiamo salvato centinaia di atleti. Poi è chiaro: noi possiamo contribuire a ridurre il rischio che certe cose succedano, però annullarlo è complicato”. A parlare è l’avvocato Maurizio Presilla, responsabile Integrity per l'Italia di Sportradar AG, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “Fino a qualche anno fa, ogni stagione incontravamo i tesserati dei club di Serie A per illustrare loro i pericoli connessi al mondo delle scommesse. Adesso facciamo lo stesso con i settori giovanili, le selezioni under della Nazionale e le squadre di Lega Pro.” – Ha spiegato Presilla in merito alle iniziative che Sportradar intraprende per sensibilizzare gli atleti.

Sul perché i calciatori possano “cadere in tentazione”, ha aggiunto: “Probabilmente per noia. Credo che il calcio di un tempo non esista più. I calciatori di oggi si devono allenare tecnicamente e tatticamente, ma pure sotto il punto di vista comportamentale. C’è bisogno di qualcuno che spieghi loro come convivere, a vent’anni, con pressioni, ingaggi stellari ed esposizione mediatica. Diversamente, anche l’adrenalina di una scommessa può sembrare una via di fuga”. È un processo a spirale, per cui “I giovani, annoiati, aprono un conto presso un bookmaker legale. Prima giocano a poker, poi scommettono sul tennis e infine desiderano fare lo stesso con il calcio. Magari cominciano chiedendo a un amico di puntare per loro, poi vengono avvicinati da qualcuno che gli propone di aprire un conto presso un sito apparentemente sicuro”.

“Si può sempre tornare indietro - afferma però Presilla -. Ai ragazzi spiego quanto sia importante trovare il coraggio di denunciare chi li prova a inserire in un giro di scommesse illegali. Tendenzialmente, però, chi non cade in tentazione preferisce far finta di nulla. Vogliono evitare di creare problemi a qualcun altro”.

Particolare è il ruolo dei cosiddetti “agent”, i quali fanno da intermediari tra i calciatori e le piattaforme illegali: “Si fingono amici di sportivi, vip e imprenditori, invitano questi ultimi a scommettere su siti illegali, garantendo riservatezza sotto ogni punto di vista. – Spiega Presilla. - Forniscono agli utenti un username e una password per accedere a un sito, che presenta un’interfaccia italiana ma in realtà non ha valore legale nel nostro Paese. Spesso gli scommettitori non devono neppure crearsi un portafoglio: gli agent offrono un credito importante e, una volta esaurito il budget, chiedono di saldare il conto di centinaia di migliaia di euro”. Questi individui creano un vero e proprio sistema piramidale che permette loro di arricchirsi notevolmente, promettendo riservatezza ai clienti, cosa che non sempre viene rispettata: “Anche se si scommette utilizzando un account fasullo, da qualche parte ci sarà sempre un foglio, un file o un semplice pizzino, sul quale è scritto chi è in debito e quanti soldi deve dare. Ed è proprio ciò che è successo a Fagioli: si comincia con un’indagine per reati di altra natura, si finisce per scoprire l’attività illegale di un bookmaker”.

GF/Agipro

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