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Attualità e Politica

21/03/2017 | 12:55

Giochi, Gori (sindaco Bergamo): “Non chiediamo allo Stato di sparire dal settore, più che il proibizionismo serve sensibilizzare i giovani”

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Gori Bergamo

ROMA - L’obiettivo degli Enti locali nella trattativa col Governo per il riordino dei giochi non è far sparire lo Stato dal settore, visto che “il proibizionismo sarebbe un enorme regalo alla malavita organizzata che a quel punto avrebbe campo libero”. E’ quanto ha detto Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, durante la presentazione in Consiglio Comunale del nuovo regolamento che limita gli orari di gioco. “Dobbiamo convincere le persone a non giocare o giocare molto meno, tramite un’attività di sensibilizzazione ed educazione dei giovani - ha detto ancora - E’ auspicabile che lo Stato abbia un suo ruolo, il problema è quanto l’offerta è capillare e promossa con la pubblicità e quanto poco si fa per sensibilizzare i minori dall’accedere ai luoghi in cui si gioca”. Proprio sull’accesso ai minori nei luoghi di gioco, Gori individua uno dei punti di forza della proposta governativa. “Una cosa positiva del riordino è che si pongono requisiti per autorizzare una sala, che rendono quel luogo inaccessibile ai minori, visto che si entra e si gioca solo con carta d’identità e tessera sanitaria, è un modo serio per mettere delle barriere. Non dò per raggiunto il risultato che comunque richiederà ancora delle settimane di lavoro”.

PG/Agipro

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