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Attualità e Politica

15/06/2020 | 09:00

Slot in bilico nella Provincia di Trento, Cia (pres. IV Commissione): “In un momento di crisi bisogna pensare ai posti di lavoro, servono proroga e modifica della legge”

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ROMA - «Credo che bisognerebbe avere la lucidità per affrontare in modo non ideologico questo tema della rimozione delle slot». Claudio Cia (Agire per il Trentino), consigliere della Provincia Autonoma di Trento e assessore regionale agli Enti locali, ribadisce ad Agipronews le posizioni già espresse in sedi istituzionali. Da presidente della IV Commissione Politiche Sociali e Sanità si sta occupando in questi giorni della legge provinciale anti-ludopatia che, in mancanza di modifiche, spegnerà dal prossimo agosto tutte le slot installate in esercizi pubblici non a norma con il distanziometro. Le audizioni tenute il 26 maggio in Commissione hanno evidenziato posizioni molto diverse, tra chi ha chiesto la proroga delle licenze e chi l'applicazione della legge così com'è. Per decidere se proseguire o meno il lavoro in Commissione, si continua ad attendere il parere della Giunta.

«Da parte mia mi sono già espresso – dice Cia – Credo che si debba tenere presente che le nuove slot avranno dispositivi per rispondere alle preoccupazioni relative agli eccessi problematici, che possono produrre dei danni importanti. Bisogna certamente impegnarsi a fare prevenzione, ma ricordando sempre che stiamo parlando di gioco legale e senza cadere nel pregiudizio che una slot machine sia deleteria a prescindere. Altrimenti dovremmo chiudere tutto, compreso il gioco online». 

Nel corso delle audizioni ha destato una certa sorpresa il fatto che i sindacati si siano pronunciati nettamente per l'applicazione della legge, a dispetto delle intuibili conseguenze sul piano occupazionale. «Sì, ho sentito cose a mio parere piuttosto scandalose. In un momento così critico dal punto di vista economico, non si sono preoccupati per nulla di possibili chiusure di attività. Tanto, hanno detto, c'è mamma Provincia che pensa a compensare le perdite, e comunque ci sono tante realtà che possono garantire posti di lavoro. Ma questo rimane sulla carta, in realtà sappiamo che non è così. Mi è parso un atteggiamento puramente ideologico».

A giorni si capiranno le intenzioni della Giunta: «Mi auguro e credo possa prendere in seria considerazione una proroga. Però attenzione: una soluzione di questo tipo può essere valida se presuppone la modifica della legge. Altrimenti servirà solo a spostare più in là il problema. Questo è precisamente il motivo per il quale nella scorsa legislatura, nel 2018, io votai contro un emendamento che chiedeva la proroga. Si trattava di un provvedimento finalizzato solo a procrastinare la rimozione delle slot, senza alcuna modifica della legge. In questo modo il problema è destinato fatalmente a ripresentarsi». 

MF/Agipro

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