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Attualità e Politica

15/03/2019 | 17:42

Gioco patologico, Umbria: maggiore interazione con Comuni nel nuovo piano regionale

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gioco patologico regione umbria

ROMA - Regione Umbria e Comuni uniti nel contrasto al gioco patologico: se ne parlerà lunedì 18 marzo, nel corso dell'incontro "Gioco d'azzardo patologico: una sfida comune", promosso da Regione Umbria, Anci Umbria, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e FederSanità. L'obiettivo - si legge in una nota - è analizzare il quadro normativo regionale e nazionale sul versante dell'evoluzione del fenomeno del gioco d'azzardo, presentare le politiche e la programmazione regionale in materia, attivare un percorso di confronto e di condivisione di strumenti normativi e operativi, basato sul coinvolgimento attivo, a fianco della Regione Umbria, dell'Anci e dei Comuni umbri. Nel corso del seminario, inoltre, verrà affrontato il tema della prossima programmazione regionale per prevenire la dipendenza da gioco d'azzardo patologico. Il Piano regionale attuale andrà a scadenza a fine 2019 e la nuova pianificazione, pur in continuità con le azioni intraprese, vedrà un maggiore protagonismo dei Comuni, entro una cornice di forte integrazione tra i servizi sanitari, gli Enti locali e le associazioni attive nel territorio per la realizzazione di un sistema regionale di intervento multidimensionale e coordinato, articolato dal livello regionale a quello locale, obiettivo verso cui converge la legge regionale 21/2014 dedicata alle "Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico". La normativa regionale dell'Umbria attribuisce ai Comuni un ruolo fondamentale nella lotta al gioco d'azzardo e nel contrasto alla ludopatia, con l'attribuzione agli stessi di funzioni rilevanti in materia di regolamentazione e controllo dell'offerta di giochi d'azzardo e nell'attuazione di interventi volti alla sensibilizzazione delle comunità locali e alla prevenzione. Il Piano regionale per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d'azzardo ha tradotto tali funzioni in azioni concrete e ha promosso una serie di attività che coinvolgono le istituzioni comunali, tra cui la campagna regionale di comunicazione e il marchio 'Umbria No slot'.

RED/Agipro

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