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Attualità e Politica

13/02/2006 | 12:49

SPECIALE DECRETO TELEMATICO: DAL 24 FEBBRAIO OSCURAMENTO SITI NON AUTORIZZATI

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speciale decreto telematico dal 24 febbraio oscuramento siti non autorizzati
GIOCO TELEMATICO: IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO DI INIBIZIONE DEI SITI DI GIOCO NON AUTORIZZATI
 
(c.r.) E’ stato pubblicato oggi, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, il decreto della Direzione Generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS) in attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 1 - commi da 535 a 538 -  della Legge Finanziaria per l’anno 2006. Tali norme sono state varate dal Parlamento italiano per contrastare la crescita di offerta illegale, o non autorizzata, di gioco con vincita in denaro attraverso le reti internet, telematiche o di comunicazione. Il testo del decreto è disponibile sul sito www.aams.it.
Si fa presente che la regolamentazione del gioco in Italia distingue in maniera univoca i giochi non consentiti (ad es. quelli di azzardo come il poker, la roulette, le chemin de fer,….) da quelli consentiti. In particolare, mentre per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque ed in qualsiasi forma, per i secondi l’offerta stessa è subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio o abilitativo.
Attualmente - come si legge in un comunicato stampa Aams - attraverso le reti internet, telematiche o di comunicazione vengono commercializzati  sia giochi consentiti che non. Fermo restando che i giochi non consentiti sono comunque illegali, quelli consentiti possono essere offerti esclusivamente da operatori in possesso dell’apposita concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio o abilitativo per poter operare in Italia.
Pertanto il Legislatore, allo scopo di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità (in particolare le truffe sempre più numerose che vengono segnalate dai giocatori), connessi alla distribuzione on-line dei giochi con vincite in denaro, ha inserito nel testo della Legge Finanziaria 2006 le disposizioni in oggetto, prevedendo, in particolare, l’obbligo, a carico dei fornitori di connettività alla rete Internet o dei gestori delle altre reti, di inibire, sulla base di apposita e formale comunicazione di AAMS, l’utilizzazione delle reti stesse nel caso di  svolgimento di giochi da parte di operatori privi di titoli autorizzatori o abilitativi o che comunque operino in violazione delle norme di legge o di regolamento ovvero dei limiti o delle prescrizioni definiti da AAMS stessa.
In caso di violazione di tali obblighi AAMS può irrogare ai suddetti fornitori di connettività o gestori delle altre reti sanzioni amministrative da 30 mila a 180 mila euro, come specificamente previsto dalla Legge in questione.
Pertanto, in data odierna, in applicazione del decreto, ai fornitori di connettività è stato comunicato un primo elenco dei siti per i quali deve essere inibito l’accesso a partire dalle ore 00.00 del giorno 24 febbraio p.v.. Tale elenco, insieme a quello dei concessionari autorizzati al gioco telematico, è consultabile sul sito www.aams.it, anche al fine di tutelare i giocatori dai prevedibili effetti derivanti dai provvedimenti di inibizione (quale, ad esempio, la difficoltà oggettiva legata al ritiro delle somme di ogni singolo giocatore, eventualmente giacenti sui conti di gioco aperti presso i siti inibiti). 
  GIOCO TELEMATICO – TINO (DIR. GEN. AAMS): “OSCURAMENTO SITI OPERAZIONE DI GRANDE RILIEVO NEL CONTRASTO AL GIOCO ILLEGALE”
 
(c.r.) Queste le dichiarazioni di Giorgio Tino, direttore generale di Aams, sul decreto che sancisce l’oscuramento dei siti di gioco non autorizzati, pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale: “L’operazione odierna, che costituisce il primo passo diretto ad attuare la volontà del Parlamento italiano di bloccare l’accesso telematico agli operatori - privi di concessione o autorizzazione - che offrono, attraverso internet, giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, va considerato evidentemente un evento di grande rilievo.
Le misure che prendono oggi avvio, così come quelle precedenti di ‘bonifica’ del settore degli apparecchi da intrattenimento, sono state ritenute necessarie per contrastare efficacemente il gioco illegale ed irregolare. Negli ultimi anni, infatti, si sta sempre più diffondendo l’offerta, da parte di bookmaker non riconosciuti dallo Stato italiano, di giochi d’azzardo assolutamente vietati dalla nostra legislazione. Ci si riferisce, in particolare, ai cosiddetti casinò on line che offrono roulette, black jack, chemin de fer nonchè ai “tavoli da poker” che rappresentano il fenomeno di maggior pericolosità nell’ambito dell’offerta illegale via Internet”.
GIOCO TELEMATICO – TINO (DIR. GEN. AAMS): “TUTELATI I SOGGETTI CHE OPERANO CON LE NECESSARIE CONCESSIONI E AUTORIZZAZIONI”
 
(c.r.) “A fronte di questo vero e proprio ‘attacco’, attraverso Internet, alle regole che si è dato il nostro Paese, nel rispetto dei principi comunitari – prosegue Tino - il Legislatore ha previsto che AAMS, in qualità di Organismo nazionale di regolazione e gestione del settore, debba intervenire per bloccare tale fenomeno. Ciò soprattutto per tutelare quei giocatori che - collegandosi a siti illegali – sono molto spesso soggetti a truffe e ad attività di “fishing”  (vale a dire la “cattura” dei PIN delle  loro carte di credito o dei loro conti correnti “on line”). In secondo luogo, questo intervento si pone anche l’obiettivo di contrastare gli effetti distorsivi di una concorrenza sleale attraverso la tutela di tutti quegli operatori, nazionali ed esteri, i quali, avendo ottenuto le necessarie concessioni od autorizzazioni ed avendo conseguentemente sostenuto rilevanti investimenti, si trovano ormai da tempo ad operare sul mercato in posizione di svant aggio, oggettivo e ingiustificato, rispetto ad operatori non sottoposti ad alcun tipo di regolamentazione, controllo e prelievo fiscale.
Peraltro, non può sottacersi come, accanto ad elementi di pericolosità sociale, il gioco illegale sia in grado di alimentare (e questo, purtroppo, è ben più di un rischio teorico o futuro) fenomeni di riciclaggio e di usura, senza dimenticare che esso può contribuire alla fuoriuscita di capitali, in tal modo sottraendo risorse alla collettività per parecchie centinaia di milioni di euro all’anno di sole imposte”. 
GIOCO TELEMATICO – TINO (DIR. GEN. AAMS): “OPERATORI ITALIANI ED ESTERI ENTRINO NEL MERCATO RISPETTANDO L’ORDINAMENTO”
 
(c.r.) “Va ancora sottolineato – ha proseguito il Direttore generale di Aams - come la strategia dello Stato italiano in materia di gioco via Internet non possa essere assolutamente considerata di retroguardia e tantomeno proibizionista. Anzi. Nel nostro Paese è da tempo possibile scommettere via Internet sull’ampio e competitivo palinsesto messo a punto da AAMS. Senza dimenticare che, a partire dai primi mesi del 2006, come previsto dal Decreto Fiscale di fine anno e dall’ultima Legge Finanziaria, si potrà giocare via Internet sul Bingo, sulle lotterie istantanee e su tutti i tradizionali giochi da ricevitoria.
Ma il decreto che sancisce il cosiddetto ‘oscuramento’ dei siti illegali non è neppure  un intervento di carattere ‘oscurantista’ o ‘protezionistico’.  Non è oscurantista in quanto tende a non rendere accessibili i siti di quegli operatori che hanno deciso scientemente di ‘oscurare’ – loro sì! – il sistema delle regole che ogni Paese democratico si dà e deve darsi per salvaguardare i consumatori, l’ordine pubblico ed il sistema competitivo. Non è protezionistico in quanto ogni operatore che desidera entrare nel mercato italiano può già farlo con investimenti limitati, acquistando concessioni esistenti in Italia. A conferma di quanto sopra, alcuni tra i più grandi e seri operatori esteri del ramo scommesse sono già autorizzati ad operare sul nostro mercato, avendo essi fatta la scelta di entrare dalla porta principale, vale a dire da quella delle regole.
L’auspicio è che tanti altri operatori di gioco, italiani ed esteri, entrino nel mercato italiano rispettando il percorso delineato dall’Ordinamento italiano”. 
GIOCO TELEMATICO – TINO (DIR. GEN. AAMS): “NUOVE OPPORTUNITA’, STRATEGIA DI LEGALIZZAZIONE DEL GIOCO E DIFESA DEL CONSUMATORE”
 
(c.r.) “A questo proposito – ha concluso Tino - AAMS assicura sin d’ora che il prossimo bando di riordino delle scommesse produrrà certamente, attraverso una procedura di selezione aperta, nuove opportunità a tutti gli operatori realmente interessati all’importante mercato italiano del gioco. Giova ricordare, del resto, che qualificati operatori esteri sono recentemente entrati in qualità di concessionari della rete telematica di gestione degli apparecchi da intrattenimento (Newslot).
Una doverosa conclusione: con il provvedimento odierno lo Stato, l’Amministrazione italiana e le Forze di Polizia proseguono con coerenza nella strategia di legalizzazione del gioco, di difesa del consumatore, di prosciugamento delle fonti illecite di finanziamento e di garanzia di una reale e sana competitività tra player che siano comunque posti in grado di operare ad armi pari”.

GIOCO TELEMATICO: IL GIOCO CON VINCITA IN DENARO VIA INTERNET, VISIONE GLOBALE DEL SETTORE
 
(a.c.) In una nota redatta dall'Amministrazione autonoma dei Monopli di Stato si legge che  "Il gioco con vincita in denaro è considerato uno dei principali motivi di interesse della rete Internet, forse il principale dopo l’”adult”.
I volumi reali di questo fenomeno non sono realmente tracciabili, in quanto sviluppato su un numero molto elevato di siti in tutte le lingue del mondo, con obblighi e regole contabili molto diverse tra i vari paesi. Le stime più attendibili indicano una raccolta annua superiore ai 100 miliardi di euro, in crescita estremamente rapida, di cui una percentuale superiore all’80% ritorna al giocatore come vincita (ma molto dipende dalle regole dei  singoli giochi; nelle scommesse i bravi giocatori battono regolarmente il banco). Ugualmente in crescita sono peraltro altre forme di gioco a distanza, quali il gioco via  telefono mobile o tramite televisione digitale.
Il meccanismo di ingresso molto semplice è una delle chiavi del successo del forte sviluppo del gioco via Internet. Per giocare  è sufficiente entrare sul sito, fornire i propri dati (nel proprio interesse: servono per poter riscuotere le vincite) e versare con le tipiche modalità Internet (carta di credito, borsellini elettronici, bonifici, ecc.) i soldi sul proprio conto di gioco. Le vincite, a differenza del gioco in una sala o in una ricevitoria, non richiedono di verificare un biglietto e presentarsi ad uno sportello, ma vengono direttamente registrate sul conto. I prelievi richiesti dal giocatore sono di norma accreditati direttamente sul proprio conto bancario. Si può giocare da casa o da dovunque si ha accesso alla rete, a qualsiasi ora, senza fare la fila, e disponendo di informazioni (ad esempio statistiche sportive) ed altri servizi, quali ausili per la costruzione di “sistemi”.
I siti di gioco hanno per la maggior parte sede in  paesi che hanno sviluppato una fiscalità del gioco estremamente favorevole alle aziende. Il gioco è infatti strettamente regolamentato in quasi tutti i grandi stati, sia ai fini dell’ordine pubblico sia in quanto fonte di reddito molto importante.
Di questo hanno approfittato molte piccole realtà tra le quali Antigua, le Antille olandesi ed il Costa Rica,  che ospitano diverse centinaia di siti o, in Europa, Gibilterra e Malta; in alcuni casi estremi  vi sono stati che non esercitano alcune controllo sugli operatori via Internet e sulle regole di gioco da queste applicate, e quindi non offrono alcun sistema di garanzia per i giocatori (fino ad arrivare a vere e proprie truffe, senza restituzione in caso di vincita o  con vincite molto rare)."
Nel comunicato emesso dai Monopoli si legge inoltre che, nonostante sulla rete esistano diverse varietà di giochi, la quasi totalità dell’offerta si concentra su quattro grandi aree:
"• i giochi da “casinò” (roulette, black jack, chemin de fer);
 • il poker, che merita ormai per i volumi raggiunti dignità a se stante;
 • le lotterie ed il bingo (“la tombola”);
 • le scommesse (in Europa le più diffuse sono sul calcio e sulle corse dei cavalli).
I grandi siti offrono diverse varietà di giochi in ciascuna area, mentre i più piccoli sono specializzati in una o più delle quattro aree. In particolare le scommesse a quota fissa richiedono infatti una forte competenza per essere gestite con profitto, e costituiscono un vero e proprio prodotto da saper costruire e vendere."
Nella nota stampa dell'Amministrazione si ripercorrono inoltre le tappe e si indicano i punti di riferimento legati al gioco legale su internet nel nostro paese.
"I giochi da casinò e i poker sono proibiti ed illegali in Italia (con l’eccezione del gioco in sala dei quattro casinò operanti in virtù di norme particolari).
Gli altri giochi sono permessi in Italia solo ai concessionari autorizzati dallo Stato con precisi regolamenti di gioco. Questo sia per garantire un ritorno certo al  giocatore sia per assicurare la certezza dell’estrazione o  dell’evento. Ad esempio,  nel caso delle scommesse sportive, queste sono  permesse su un palinsesto molto ampio (include, per citare un caso, il basket spagnolo), ma comunque controllato, per evitare fenomeni di gioco su eventi poco affidabili o di dubbio valore morale (ad esempio la morte del Papa). Tutte le scommesse sono  gestite in tempo reale dal totalizzatore nazionale, un  sistema informatico centrale gestito dalla Sogei che assicura al giocatore la certezza della giocata.
Le scommesse su Internet (o via telefono) sono consentite in Italia da molti anni, ma il decollo  del gioco è avvenuto di fatto solo da due anni. Dal 2005 sono ormai presenti tutti i grandi operatori italiani, con siti qualitativamente all’altezza dei migliori e servizi di eccellenza; i volumi di gioco,  pur se molto interessanti (nel 2005 sono stati scommessi su Internet oltre 200 milioni di euro) sono tuttavia sicuramente limitati dalla co-presenza sulla rete di operatori  che possono sfruttare a loro vantaggio regole, fiscali e di gioco, diverse.
I siti per i  quali  è richiesto ai provider Internet di inibire l’accesso dall’Italia offrono gioco illegale (ad esempio giochi da casinò) e/o gioco permesso (ad esempio le scommesse sulla partite di serie A) ma in assenza di una concessione, e quindi con condizioni fiscali e regole di gioco diverse dagli operatori italiani (con casi, talvolta, di scarsa o nulla tutela per il giocatore)
I siti legali offrono scommesse ed a breve saranno introdotti anche bingo e lotterie, in virtù di una concessione (per le scommesse sportive sono circa 800 concessioni, di cui oltre 100 già offrono o stanno per offrire scommesse su Internet) e secondo la normativa vigente, volta a tutelare il giocatore ed assicurare l’ordine pubblico.
Qualsiasi soggetto in possesso di determinati requisiti volti ad assicurarne la correttezza e dietro la prestazione di garanzie fideiussorie  può acquisire una concessione in Italia, ed offrire quindi i prodotti ammessi in Italia via Internet, come del resto già hanno fatto di recente alcuni operatori esteri leader di mercato.
Con il provvedimento presentato nel comunicato stampa di AAMS si vuole impedire di operare dall’estero per evitare di confrontarsi con la rigida normativa italiana di tutela del giocatore, e poter offrire quindi una gamma di offerta molto più ampia in condizioni di minore prelievo fiscale, scegliendo di fatto per l’allocazione del “server” da cui si opera via Internet il paese con minori regole e prelievo. In questo modo si da infatti origine ad una competizione tra paesi alla diminuzione delle regole e dei prelievi, a danno del giocatore, del contribuente, del cittadino, nonchè delle buone cause e dei movimenti sportivi e culturali finanziati dal gioco nei vari paesi (il Coni in Italia, o i non vedenti in Spagna)."
OSCURAMENTO SITI: LE TAPPE DELLO SCONTRO TRA NORMATIVA EUROPEA ED ITALIANA
 
(a.c.) - La Legge Finanziaria 2006 ed il Decreto Fiscale ad essa collegato, saranno ricordati nel settore dei giochi, come i primi veri passi verso la regolamentazione del cosiddetto settore telematico. Le novità sostanziali, accompagnate da non poche polemiche, riguardano innanzitutto l’oscuramento dei siti esteri, che attraverso internet, consentono la raccolta sulle scommesse a bookmaker e operatori del gaming (casinò e poker) privi di autorizzazione o concessione da parte dei Monopoli di Stato ad operare nel nostro paese. La spinosa questione interessa quindi buona parte dei bookmaker stranieri, che da diversi anni, accettano scommesse dall’Italia attraverso le loro piattaforme telematiche.
Dal momento in cui è stato reso noto l’inserimento in Finanziaria della norma indirizzata all’ oscuramento dei siti esteri, sia le associazioni di operatori on-line (Europan Betting Association e Remote Gambling Association) sia i singoli bookmaker (su tutti Stanley e Unibet) hanno sottoposto alla Commissione Europea la questione, depositando esposti nei quali si fa riferimento ai principi comunitari di libertà di stabilimento e di libera circolazione dei servizi (anche, se non soprattutto, nel settore dei giochi). La norma è stata però approvata dal Parlamento e la Commissione Europea, per ora, non ha assunto iniziative ufficiali contro l’Italia.
Nella sostanza per i bookmaker internazionali, che grazie ad internet avevano ormai acquisito interessanti fette di mercato e decine di migliaia di clienti anche in Italia, il provvedimento inserito nella Finanziaria 2006, avrebbe infranto almeno cinque principi di diritto comunitario:
1- Libertà di stabilimento e di libera circolazione dei servizi in ambito Ue
(articoli 43 e 49 del Trattato e recenti decisioni della Corte di Giustizia); 2- Libertà di fornitura dei servizi di telecomunicazione (Direttiva 2002/20/Ec sull’Autorizzazione dei servizi e delle reti per le comunicazioni Elettroniche);
3-Tutela dei dati personali (Direttiva 2002/58/Ec su privacy e Comunicazioni elettroniche); 4-Aiuti di stato (articolo 87.1 del Trattato Ec);
5-Notifica degli standard tecnologici e delle norme relativi ai servizi nella società dell’Informazione (Direttiva 98/34/Ec). Per evitare le presunte violazioni, e la possibile perdita del ricco giro di affari, il 31 ottobre 2005, i principali operatori continentali, che dalle loro basi in Scandinavia, Germania e RegnoUnito offrivano servizi in Italia, hanno “avvertito”, con una lettera, i Commissari Europei direttamente competenti delle  possibili violazioni in corso in Italia: Charlie McCreevy (Irlanda, Mercato Interno), Viviane Reding (Lussemburgo, Media e Informazione), Franco Frattini (Italia, Giustizia), Neelie Kroes (Olanda, Concorrenza) e Günter Verheugen (Germania, Impresa e Industria).
Una posizione netta è stata espressa anche dalla European Betting Association (EBA) e dalla Remote Gambling Association (RGA), ovvero le due maggiori associazioni, che a livello europeo, rappresentano le più grandi industrie del gioco (nel caso della RGA quelle che operano attraverso internet): il 2 novembre 2005, infatti, le due associazioni avevano nuovamente “avvertito” il Governo italiano e le autorità competenti del problema, segnalando, tra l’altro, il caso alla Commissione europea.
Ma all’interno del contenzioso, tra le pieghe della Legge Finanziaria 2006 ed i suoi regolamenti attuativi, una strada che renda possibile una soluzione di compromess si è già aperta: per continuare ad operare, ai bookmaker stranieri non resterebbe altro da fare che acquisire almeno un’agenzia su territorio italiano e creare un sito internet con il suffisso “.it”, senza la possibilità – per i clienti residenti in Italia - di collegamento (link) al sito estero, dislocato in Inghilterra o in qualche paradosi fiscale nel vecchio continente . Di questo avviso è anche lo stesso numero uno della RGA, Clive Hawkswood, che - in una recente intervista ad Agipronews - ha confermato che “Potrebbe essere auspicabile cercare di ottenere, acquistandola, una concessione italiana. In tal modo gli effetti negativi della legge sull'oscuramento verrebbero minimizzati".

GIOCO TELEMATICO: REGOLE CERTE PER UN MERCATO IN CRESCITA
 
(p.g.) Il gioco telematico è ormai una realtà importante nel settore italiano delle scommesse: i numeri parlano chiaro, nel 2005 la quota di raccolta effettuata a distanza si è attestata intorno al 22%, e la percentuale è destinata a crescere. Nel solo mese di gennaio 2006 le giocate a distanza hanno raccolto 42,5 milioni di euro, su un totale, per le scommesse sportive, di 175 milioni di euro: la quota di mercato risulta pari al 24,3%, in crescita di oltre il 200% rispetto a gennaio 2005.
Accanto alla tradizionale raccolta on-line – effettuata attraverso i siti dei concessionari direttamente dai clienti – si è sviluppata sul territorio un’attività di sostegno e promozione al gioco on-line mediante la vendita di card ricaricabili, consentita dall'11 Aprile 2005 da un circolare di Aams: nel
testo diffuso si parlava di una offerta, "consentita in via sperimentale e provvisoria....da parte dei concessionari al di fuori dell'agenzia". Ma la precarietà della norma ha causato, a detta di alcuni operatori, un’eccessiva interpretabilità nella sua applicazione. Il fenomeno del cosiddetto "telematico spurio" – vale a dire con l’ausilio di promoter sul territorio - nasce dunque in strisciante violazione del divieto di intermediazione, così come sottolineato nel corso del convegno organizzato lo scorso 1 febbraio: alcuni punti vendita che, in teoria, avrebbero dovuto limitarsi ad effettuare la vendita delle cards, si sono poi rivelati essere delle vere e proprie mini agenzie, generando quello che è stato definito come un "far west" telematico.

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