Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 14/01/2025 alle ore 22:30

Attualità e Politica

14/01/2025 | 11:35

As.Tro replica a "Striscia la notizia": "Non si può equiparare il mercato lecito delle slot alla criminalità organizzata"

facebook twitter pinterest
As.Tro replica a Striscia la notizia: Non si può equiparare il mercato lecito delle slot alla criminalità organizzata

ROMA – "Intendiamo esprimere il nostro disappunto riguardo l'impropria equiparazione fra criminalità organizzata e mercato delle slot machine", con particolare riferimento "alle dichiarazioni del magistrato De Francisci", secondo cui "quando si parla di slot machine siamo sempre vicini alla criminalità organizzata". È quanto si legge in un comunicato dell'associazione di operatori del gioco lecito As.Tro in risposta a un servizio televisivo di Striscia la notizia del 10 gennaio, riguardante "le infiltrazioni mafiose nel settore delle slot machine". L'associazione considera inoltre inaccettabile "l'ipotesi, cui si fa cenno nel servizio, secondo cui l'intero mercato delle slot machine, nell'ambito del gioco pubblico, sarebbe gestito da un cartello di organizzazioni criminali".

"La grandissima maggioranza degli imprenditori che operano nel mercato lecito delle slot machine e dell'intero settore del gioco pubblico – replica As.Tro – è composta da persone oneste che hanno dato, e continuano a dare, un contributo fondamentale al processo di rafforzamento della legalizzazione del settore".  Inoltre l'Italia "è l'unico Paese al mondo in cui ogni apparecchio da gioco lecito deve essere costantemente collegato a una rete telematica pubblica" che consente all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli "di monitorare in tempo reale i flussi di denaro che transitano nel sistema attraverso ogni singolo apparecchio". 

Secondo As.Tro, questi elementi, uniti alla normativa antiriciclaggio, alla "rilevante imposizione fiscale" e alle politiche di contrasto al gioco patologico, "rendono generalmente più conveniente, per le organizzazioni criminali, rimanere fuori dal mercato del gioco pubblico, concentrando il proprio business sul mercato clandestino che, come dimostrano le cronache giudiziarie, continua a mantenere un ruolo rilevante".

DVA/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password