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Attualità e Politica

18/06/2020 | 09:20

Fase 3, ordinanza Emilia-Romagna: apparecchi distanziati, dispenser per le mani e mascherine nelle sale giochi

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Fase 3 ordinanza Emilia Romagna sale giochi

ROMA - Riaprono domani le sale giochi, le sale bingo e le sale scommesse in Emilia-Romagna, dove «vanno riorganizzati gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature come tavoli del bingo, giochi, terminali e apparecchi Awp (Amusement with prizes) e Vlt (Video lottery terminal) per garantire l'accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti». E' quanto prevede l'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che segue il provvedimento della scorsa settimana in cui veniva definita soltanto la data di riapertura. Dovranno esserci dispenser per l'igiene delle mani dei clienti in punti ben visibili all'entrata e barriere fisiche alle casse. I clienti, poi, «dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all'esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro». Dopo l'utilizzo di un gioco, «è necessario assicurare pulizia e disinfezione delle superfici a contatto con le mani. Le apparecchiature che non possono essere pulite e disinfettate non devono essere usate». Inoltre, «non possono essere usati i giochi a uso collettivo in cui non sia possibile il distanziamento interpersonale di almeno un metro». Le linee guida dettano poi indicazioni su percorsi di entrata-uscita, «per il ricambio d'aria negli ambienti interni e l'uso di quelli esterni». Per gli impianti di condizionamento, «è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria». In ogni caso, «vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione-rimozione adeguati». Potrà poi «essere rilevata la temperatura corporea» e non si entra se si ha più di 37,5 gradi.
RED/Agipro

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