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Ultimo aggiornamento il 06/04/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

02/04/2025 | 10:30

Gioco illegale, Porto Cesareo (LE): la GDF ha denunciato un imprenditore locale e sequestrato oltre 165mila euro

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GIoco illegale Porto Cesareo (LE): La GDF ha denunciato un imprenditore locale e sequestrato oltre 165mila euro

ROMA - I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Lecce, nei confronti di un imprenditore salentino indagato per l’ipotesi di frode informatica. Il provvedimento giunge al termine di un’attività d’indagine svolta dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Cesareo, volta al contrasto al gioco illegale.

Già lo scorso 6 dicembre, i militari – unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bari – erano intervenuti presso un circolo privato, sito in Copertino (LE), dove avevano individuato due slot machine al cui interno erano state irregolarmente installate delle “schede gioco” scollegate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sulle quali sarebbe stata canalizzata gran parte dei volumi di gioco, così sottraendoli ai controlli ed alla prevista tassazione, ovvero il Prelievo Unico Erariale.

Successivi controlli sulle schede gioco - sottoposte a sequestro - avrebbero consentito di quantificare a 500mila l'importo delle giocate illecite. Pertanto, il G.I.P. del Tribunale di Lecce, su proposta della locale Procura delle Repubblica, ha emesso il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di valori, beni immobili e mobili nella disponibilità dell’indagato, per un valore di oltre euro 165mila euro, quale provento illecito derivante dal volume di giocate irregolari al netto delle vincite effettivamente corrisposte agli ignari avventori.
Nella fase esecutiva, i finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro della somma di
145mila euro in contanti, rinvenuta durante le perquisizioni locali, nonché delle quote di una società e
di un autocarro.

Si precisa che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo all’esito di sentenza irrevocabile di condanna.

RED/Agipro
 

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