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Ultimo aggiornamento il 06/03/2025 alle ore 16:20

Attualità e Politica

06/03/2025 | 12:50

Giochi, Abodi (min. Sport): “Il rischio combine non riguarda solo le partite più esposte, il Governo rilancia l'azione contro il match-fixing”

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Giochi Abodi (min. Sport): “Il rischio combine non riguarda solo le partite più esposte il Governo rilancia l'azione contro il match fixing”

ROMA – “Il Governo intende rilanciare l'azione contro il match-fixing. Il rischio di combine non riguarda soltanto le categorie più esposte mediaticamente ma anche quelle meno esposte e più delicate. A volte si scommette illegalmente anche sulle partite degli adolescenti, una piaga che bisogna cercare di debellare con norme sempre più efficaci”. Così il ministro dello Sport Andrea Abodi ha risposto, in Commissione Cultura alla Camera, a un'interrogazione parlamentare del deputato del Partito democratico Mauro Berruto, relativa alla nomina, negli organismi di disciplina del calcio, dell'ex arbitro Matteo Trefoloni, accusato di match-fixing in partite dei campionati dilettanti, ma assolto in primo grado.

“La vicenda che ha coinvolto Matteo Trefoloni – ha spiegato Abodi – e che ha suscitato l’interesse della stampa ha evidentemente destato preoccupazione visto che, già in altre circostanze, si è dovuta affrontare la questione dei comportamenti extrasportivi di pochissimi arbitri che non sempre hanno portato il dovuto rispetto alla divisa indossata e alle responsabilità che ne conseguono. A tale proposito, osservo però che il caso in esame riguarda una persona che esercita le funzioni arbitrali da diversi anni, ricoprendo l’incarico di responsabile tecnico arbitrale sin dalla stagione 2020/2021, durante la presidenza Nicchi, confermato negli anni successivi, e che godeva e continua a godere della fiducia del sistema arbitrale nel suo complesso e anche nel sistema federale”. Il ministro ha ricordato come nessun provvedimento federale sia stato preso contro l'ex arbitro e che la Figc non ha avuto nulla da obiettare sulla sua nomina. “Osservo che quindi – ha proseguito Abodi – esiste un doppio aspetto che non può essere sottaciuto per quanto riguarda Matteo Trefoloni che, come si è potuto apprendere anche grazie ai giornali, è stato assolto in primo grado con formula piena perché il fatto non sussiste. Nella logica del principio costituzionale e garantistico della presunzione di non colpevolezza e alla luce della sentenza di assoluzione di primo grado si augura che possa essere lasciato il giusto spazio alle valutazioni di opportunità, consentendo al signor Trefoloni di difendersi anche nei gradi successivi di giudizio”. 

“Colgo, infine, l’occasione – ha concluso il ministro – per informare la Commissione del rilancio dell’azione congiunta con il ministro Piantedosi inerente i due organismi incardinati presso il Ministero dell’Interno, che si occupano di monitorare e reprimere il fenomeno del matchfixing affinché essi possano trovare un nuovo impulso e soprattutto possano rendere partecipi le istituzioni degli effetti di questa attività di monitoraggio che deve essere in grado di comunicare e di far comprendere che il presidio rimane costante”.

DVA/Agipro

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