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Attualità e Politica

16/06/2023 | 15:35

Giochi in Emilia-Romagna, As.tro alla Regione: "Necessità del riordino è condivisa, ma serve dialogo costruttivo"

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Giochi Emilia Romagna As.tro Regione riordino

ROMA - "La necessità di un riordino complessivo del sistema del gioco" è condivisa, ma "bisognerebbe tenere conto della complessità che caratterizza i fenomeni sociali", perchè "la negazione della complessità rappresenta il viatico solo per soluzioni propagandistiche o ideologiche": al contrario, serve "un dialogo sereno e costruttivo che consenta di ricercare le possibili soluzioni", per "dare una spinta propulsiva al riordino del settore dei giochi". Lo scrive l'associazione As.tro in una lettera inviata alla presidente dell'Assemblea regionale dell'Emilia-Romagna, Emma Petitti, ai consiglieri regionali e al Governatore Stefano Bonaccini, dopo che l'Assemblea legislativa ha approvato, lo scorso 8 giugno, una risoluzione che impegna la Giunta regionale ad avviare un’interlocuzione con il Governo finalizzata a mettere ordine nel comparto del gioco in Italia. 
Per As.tro, sarebbe "utile una raccolta dei dati" sul numero di pazienti affetti da dipendenza da gioco, che "contribuirebbe comunque a dare riferimenti obiettivi alle analisi del fenomeno. Elencare dei numeri in modo decontestualizzato disvela un intento propagandistico che certamente non giova alla causa", si legge nella lettera inviata dall'associazione.
Anche il dato sul numero di Slot e VLT in esercizio riportato nella risoluzione "è inesatto", ma quello che colpisce è "l’assenza di un serio approccio metodologico che avrebbe consentito di
evidenziare, non solo che si tratta di un dato in costante decrescita", ma che attualmente "non possono più essere rilasciati i nulla osta di esercizio" per le slot, il cui numero "è diminuito, soltanto tra il 2017 e il 2018, di circa 130.000 unità". Sul gioco online, poi, "è velleitario credere che una politica di ridimensionamento del gioco legale a distanza riuscirebbe a ridimensionare anche la domanda anziché dirottarla verso l’offerta illegale". Anche la relazione della Commissione Antimafia, segnala As.tro, ha evidenziato "l’importanza del gioco pubblico legale come argine alla possibilità che l’intera gestione di questo mercato possa trasferirsi interamente nelle mani della criminalità": omettere questo aspetto nella risoluzione "denota un’intenzione propagandistica che mal si concilia con un serio approccio analitico", conclude As.tro.
RED/Agipro

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