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Attualità e Politica

29/05/2023 | 10:55

Giochi a Trento, Consiglio di Stato sospende la chiusura di una sala fino all'udienza pubblica: “Rischio pregiudizio irreparabile”

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Giochi a Trento Consiglio di Stato sospende la chiusura di una sala fino all'udienza pubblica: “Rischio pregiudizio irreparabile”

ROMA – Una sala giochi di Trento, a cui era stata imposta la chiusura perché troppo vicina a luoghi sensibili, rimarrà aperta almeno fino all'udienza pubblica in Consiglio di Stato. Lo ha deciso Palazzo Spada con un'ordinanza in cui accoglie l'istanza cautelare della società che gestisce l'esercizio, rappresentata dallo Studio Legale Cardia, confermando la sospensione della precedente sentenza del Tar, il quale aveva respinto il ricorso del gestore. Al centro della questione, la legge provinciale sul distanziometro del 2015, che vieta l'installazione di apparecchi da gioco a meno di 300 metri determinati luoghi sensibili come scuole o chiese. I giudici hanno spiegato che “i motivi dedotti richiedono approfondimento nel merito” poiché “il provvedimento impugnato comporta di fatto la chiusura dell’attività, dato che si tratta di un esercizio dedicato esclusivamente al gioco, e quindi vi è la possibilità che la parte subisca un pregiudizio tendenzialmente irreparabile”. Per questo è stata confermata la sospensione della sentenza del Tar di Trento, in attesa della discussione nel merito.

“Il Consiglio di Stato venerdì ha emesso l’ordinanza cautelare confermando la sospensione della chiusura della sala già definita nei giorni precedenti con decreto presidenziale – ha affermato l'avvocato Geronimo Cardia, commentando la decisione del Consiglio di Stato -. Ciò significa che i posti di lavoro ed il gettito erariale, così come la distribuzione di prodotti di gioco misurati e controllati dallo Stato per una domanda di gioco che comunque esiste, sono messi in sicurezza almeno sino all’esito della discussione del merito. L’udienza di merito non è stata ancora fissata ed i temi che saranno trattati in quell’occasione riguarderanno la valutazione in concreto della legittimità delle percentuali di interdizione determinate dal distanziometro impugnato peraltro, sia pure in parte, anche certificate dal verificatore del giudizio di primo grado. Ora il comparto potrà valutare se sul territorio della Provincia di Trento potrà così scongiurarsi la sostanziale espulsione del gioco pubblico, la sua concentrazione ai margini del territorio e la conseguente violazione del principio della presidio capillare”.

GM/Agipro

Foto credits Sailko CC BY 3.0

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