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Attualità e Politica

04/10/2021 | 11:07

Giochi, i gestori slot vincono ancora al Tar Lombardia: annullati i limiti orari di Fara Gera d'Adda (BG)

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Giochi gestori slot vincono ancora al Tar Lombardia annullati limiti orari Fara Gera d'Adda

ROMA - Dal Tar Lombardia arriva una nuova decisione a favore degli operatori di gioco. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato da una società di noleggio di slot machine - rappresentata dall’avvocato Massimo Piozzi - e ha annullato l’ordinanza del sindaco di Fara Gera d'Adda (BG) con la quale è stato disposto lo stop gli apparecchi da gioco dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.30 alle 14.30, e dalle 23 all’1. Così come nelle decisioni analoghe dello scorso giugno il tribunale amministrativo conferma che «le fasce orarie sono idonee a intervenire sul fattore di rischio» e a prevenire la ludopatia. Il nodo «è però se la riduzione degli orari di gioco sia una misura realmente necessaria» per contenere il gioco patologico collegato collegato a slot e videolottery.
Per il Tar, a Fara Gera d'Adda «non vi un’emergenza sanitaria, in quanto sono soltanto 6 i residenti in cura». Secondo una stima del Comune vi sarebbero 200 giocatori problematici, ma «trattandosi di un numero stimato, la consistenza del fenomeno è solo ipotetica». Tale dato «è quindi utile per impostare politiche di sensibilizzazione rivolte ad alcuni segmenti della popolazione, ma troppo disomogeneo e impreciso per costituire il fondamento» di misure limitative del gioco che invece «hanno un sicuro e immediato effetto negativo sull’attività economica dei gestori».
C’è poi un ulteriore elemento sottovalutato dall’ordinanza, «costituito dalle potenzialità tecnologiche degli apparecchi AWP e VLT». La nuova generazione di apparecchi prevista dalla legge di stabilità 2016 dà la possibilità «di procedere verso una situazione di accesso selettivo al gioco» e di una maggiore tutela dei consumatori.
Inoltre, «è quantomeno necessario che gli enti locali consultino l’Agenzia Dogane e Monopoli prima dell’introduzione di una disciplina restrittiva nei rispettivi territori», in attesa di una regolamentazione omogenea sull’intero territorio nazionale. In questo confronto, conclude la sentenza, «può essere utile anche il coinvolgimento dei gestori, o dei rappresentanti dei gestori, per comprendere in quale misura l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche possa in concreto prevenire o limitare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico».
LL/Agipro

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