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Attualità e Politica

18/03/2019 | 15:57

Operazione Carminius, Fugacci (Col. Gdf): “Sequestrati apparecchi illegali collegati all'estero, doppie schede per evitare i controlli”

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Operazione Carminius Fugacci Gdf

ROMA - C’è anche la gestione di apparecchi da gioco illegali, collegati a piattaforme estere non autorizzate in Italia e che adottavano anche lo stratagemma di una “doppia scheda”, tra le attività scoperte dall'inchiesta “Carminius” della direzione Distrettuale Antimafia di Torino contro la 'ndrangheta. E’ quanto conferma ad Agipronews il Tenente Colonnello Giuseppe Fugacci, della Guardia di Finanza del capoluogo piemontese. «Questi congegni irregolari venivano installati vicino ad apparecchi leciti, ma funzionavano da remoto con la possibilità di giocate su piattaforme estere non tracciate dai Monopoli, in pratica quelli che oggi chiamano “totem”. Abbiamo effettuato degli interventi mirati, in alcune occasioni siamo riusciti a individuare il soggetto che all’esterno dei locali, in occasione dei controlli, poteva da remoto grazie a una doppia scheda far comparire l’offerta di gioco legale sulle macchine».

Il Tenente Colonnello Fugacci spiega poi come gli interessi del gruppo criminale avessero portato anche a una serie di intimidazioni, in particolare agli amministratori locali del Comune di Carmagnola. «L’interesse di questa consorteria era di poter utilizzare queste apparecchiature, mentre le normative regionali e locali hanno disposto una distanza di sicurezza da luoghi ritenuti sensibili per contrastare la ludopatia. La volontà delle amministrazioni locali di incrementare i controlli e impedire l’installazione in locali troppo vicini a scuole o ospedali, ha fatto sì che scattasse la volontà di dare un segnale, un’intimidazione per evitare l’adozione di queste politiche più restrittive». Una normativa che avrebbe impedito le installazioni in locali di “fiducia”, intralciando il business illecito.

«Al momento stiamo ancor procedendo a indagini, valutazioni e sequestri, è ancora tutto da vedere - spiega ancora - per questo segmento dell’inchiesta, relativo al gioco illegale, abbiamo una decina di locali coinvolti, due quelli sotto sequestro insieme a una trentina di apparecchi con varie ipotesi di reati penali o sanzioni amministrative».

PG/Agipro

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