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Attualità e Politica

26/04/2019 | 15:47

Divieto di pubblicità dei giochi, pubblicate le linee guida dell'Agcom: via libera alle insegne e agli “spazi quote” in tv

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agcom pubblicità linne guida

STOP A SPONSORIZZAZIONI E GADGET - L'Agcom ribadisce il divieto di pubblicità, di sponsorizzazione o di comunicazione commerciale del gioco con vincita in denaro, come previsto dal Decreto Dignità. Sono vietati il product placement (la presenza di prodotti di gioco con finalità commerciale in film, serie e programmi tv), la distribuzione di gadget brandizzati dei prodotti di gioco, l'organizzazione di eventi con premi costituiti da prodotti brandizzati, le manifestazioni a premio,  la pubblicità redazionale e la pubblicità, diretta e indiretta, effettuata dagli “influencer”. Il divieto di pubblicità resta in piedi anche se il cliente ha dato il consenso all'invio di comunicazioni commerciali.

COMPARAZIONE QUOTE - «I servizi di comparazione di quote o offerte commerciali dei diversi competitors non sono da considerarsi come forme di pubblicità». Esclusi dal divieto anche i cosiddetti "spazi quote", ovvero «le rubriche ospitate dai programmi tv o web sportivi che indicano le quote offerte dai bookmaker, purchè non vi sia alcuna forma di invito al gioco». Per quanto riguarda la tv, è ammessa anche «la televendita di beni e servizi di gioco a pagamento», a patto che «non abbia finalità prevalentemente promozionale».

OK ALL'ESPOSIZIONE DELLE VINCITE - Saranno consentite, all'interno dei punti vendita di gioco e sui siti web degli operatori, «le informazioni sulle caratteristiche del prodotto e del servizio di gioco offerto», come «le quote, il jackpot, le probabilità di vincita, le puntate minime, gli eventuali bonus offerti» e «le informazioni rilasciate su richiesta del cliente», perché «risultano funzionali a consentire scelte di gioco consapevoli». Anche l'esposizione delle vincite realizzate presso un punto vendita «non costituisce pubblicità vietata». È permesso pubblicizzare degli eventi che si tengono all'interno di casinò o sale da gioco, a patto che la comunicazione «non abbia lo scopo di una promozione, anche indiretta, del gioco a pagamento».

SITI WEB - Nessun divieto per i domini dei siti. Inoltre «esulano dall’ambito di applicazione del divieto i cosiddetti servizi gratuiti di indicizzazione mediante algoritmo forniti direttamente dai motori di ricerca o dai marketplace (es. Apple Store, Google Play) che consentano all’operatore di gioco di avere un posizionamento migliore nei risultati di ricerca dell’utente, una volta che quest’ultimo abbia già inserito la specifica query relativa al gioco a pagamento nel motore di ricerca o nel marketplace.

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