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Attualità e Politica

23/04/2020 | 14:46

Le proposte per la Fase 2, Colaiacovo (Confindustria Alberghi): “Fondamentale garantire la messa in sicurezza anche “economica” delle imprese”

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ROMA – La Fase 2, momento decisivo per la ripartenza dell’economia italiana, è ancora in via di definizione e uno dei settori più colpiti dalla pandemia  è stato quello del turismo e, di conseguenza, il settore alberghiero che si prepara però al riavvio dell’attività. «Il settore alberghiero ha ottenuto una serie di risposte importanti ma alcune emergenze sono rimaste irrisolte e orfane di una misura ad hoc» spiega ad Agipronews  Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. «Fondamentale però, in attesa della ripartenza, garantire la messa in sicurezza anche “economica” delle imprese e per questo c’è grande attesa sul Decreto di aprile».

Il ripristino delle varie attività sarà graduale e infatti «il turismo ripartirà lentamente e all’inizio sarà caratterizzato principalmente dalla domanda interna o di prossimità e quindi servono risposte capaci di accompagnare gli operatori lungo il periodo della ripartenza che purtroppo non sarà immediata e a pieno regime». Tante sono però ancora le questioni da definire e «il nodo degli affitti - che riguarda quasi il 50% degli operatori su tutto il territorio nazionale sia tra le grandi che tra le piccole e piccolissime imprese – ancora non è stato sciolto e le strutture alberghiere, in assenza di ricavi o con un margine di entrate limitato, si troveranno anche nei prossimo mesi, come già accade oggi, nella impossibilità di fare fronte ad un costo così rilevante, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda» ha proseguito Colaiacovo.

La ripartenza nella «fase 2 è fondamentale per restituire fiducia e riaprire il mercato. La sicurezza in albergo è condizione imprescindibile dell’offerta e gli operatori hanno dimostrato, anche in piena fase emergenziale, di poter gestire un quadro complesso garantendo agli ospiti un servizio impeccabile. Quello a cui stiamo lavorando è un sistema di regole chiaro, unico per tutte le regioni che offra al cliente la massima tranquillità e sicurezza. In questi mesi diverse strutture hanno continuato ad operare ed hanno dimostrato, nei fatti, la possibilità e la capacità di proteggere i propri clienti continuando ad erogare i servizi e garantendo la massima sicurezza».

Proprio la sicurezza, e le misure da adottare, sono uno dei temi più caldi: «Stiamo lavorando insieme alle aziende, le soluzioni possibili sono diverse a seconda degli spazi. Quelle che tradizionalmente erano definite come zone comuni (vedi reception o zona ristorante) hanno vissuto nel tempo una vera e propria evoluzione, trasformandosi in molti casi in luoghi dove vivere una parte dell’esperienza del viaggio. È necessaria una riorganizzazione per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza, ma moltissime aziende stanno già intervenendo sugli spazi ed i servizi in questo senso. Certamente queste aree dovranno essere ripensate con un enorme sforzo economico degli operatori che hanno già iniziato ad investire sulla struttura per adeguare l’offerta alle future necessità del cliente».

La pandemia di Coronavirus ha coinvolto tutti gli esercizi compresi gli oltre 20 mila del gioco con le associazioni di settore che stanno lanciando proposte in merito a spazi e ingressi contingentati: «Le situazioni sono molto diverse e mai come in questo caso le soluzioni non possono essere generali, ma devono essere calate sulle caratteristiche dell’attività svolta e dei locali. Anche all’interno degli alberghi la gestione degli spazi avrà soluzioni diverse a seconda delle attività che debbono svolgersi dentro la struttura» ha concluso Colaiacovo.

GB/Agipro

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