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Attualità e Politica

14/03/2017 | 11:44

Giochi, Polizia: maxi operazione "Reset", a Palermo chiuse 10 sale

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giochi polizia reset palermo

ROMA -  Nell'ambito dell'operazione «Reset», portata avanti dalla Polizia di Stato per prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e delle scommesse clandestine, sono state chiuse 12 sale: di queste ben 10 erano a Palermo, in diversi quartieri. Due si trovano nella zona dell'Uditore, due nella zona di Settecannoli, una a Boccadifalco, una a Borgo Nuovo, una in zona Oreto, una in zona Montepellegrino, una zona Zisa e una a Brancaccio. Gli inquirenti hanno contestato "l'assenza di concessione dei Monopoli e di licenza del questore" e in due casi anche "attività di sala giochi abusiva" (per le sale di Borgo Nuovo e di Settecannoli). In totale ci sono state sanzioni amministrative per 45 mila euro. 

"L'obiettivo - hanno spiegato dalla Questura - è stato quello di prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e delle scommesse clandestine, nonché le infiltrazioni della criminalità organizzata, anche mafiosa, nel settore dei giochi e delle scommesse, fonte di grandi guadagni per la malavita". L'operazione ha coinvolto complessivamente circa 300 agenti dei nuclei della polizia dei giochi e delle scommesse, istituiti presso lo Sco, con la partecipazione delle squadre mobili e delle divisioni anticrimine delle questure. La polizia ha controllato complessivamente 104 esercizi commerciali (punti di ricarica, sale giochi, sale scommesse e associazioni culturali), denunciato 24 persone, responsabili di esercizio abusivo di attività di gioco e ricettazione, contestate 59 sanzioni amministrative, che hanno anche riguardato il mancato rispetto delle regole di sicurezza sul lavoro. Inoltre, sono stati sequestrati 21.380 euro in contanti e documenti contabili utili per ricostruire i flussi illeciti di denaro.

"Si tratta di una vera e propria contabilità, parallela a quella legale, riportata sia in tradizionali libri mastri in cui venivano indicati nomi, cifre e conti correnti, anche stranieri; sia in sofisticati software di gestione contabile - spiegano ancora dalla Questura - Un giro di affari che ha attirato anche l'interesse delle organizzazioni criminali italiane e straniere, anche di tipo mafioso".


RED/Agipro

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