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Attualità e Politica

23/07/2020 | 09:26

CdM, via libera allo scostamento di bilancio di 25 miliardi per il 2020: sostegni a imprese e nuova programmazione delle scadenze fiscali

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scostamento bilancio consiglio dei ministri

ROMA - Il Governo ha deciso di chiedere l'autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all'indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l'anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026. È quanto si legge in un comunicato emesso da Palazzo Chigi a conclusione della riunione del Consiglio dei ministri. Considerata la richiesta formulata dalla Relazione, il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è fissato all'11,9 per cento del Pil nel 2020. Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del Pil nel 2020. «Pur in un contesto di incertezza legato all'evoluzione della pandemia e della successiva fase di ripresa economica», si legge nel comunicato, «il Governo conferma l'obiettivo di ricondurre verso la media dell'area euro il rapporto debito/Pil nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati». 

Sempre nel comunicato si legge il sostegno alle imprese in difficoltà a cusa del Covid-19 e alla scuola: «In quest'ottica, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (CIG). Non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi. Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell'azione pubblica a tutti i livelli di governo. Verranno assicurate le risorse necessarie per far ripartire l'insegnamento in presenza in condizioni di sicurezza». 

RED/Agipro

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