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Attualità e Politica

08/08/2018 | 16:05

Stop alle sponsorizzazioni dai giochi, un colpo allo sport minore. Piattoli (calcio femminile): "Salta un contratto e ti trovi in ginocchio"

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sponsor decreto dignità scommesse

ROMA - «Per una realtà come la nostra, perdere uno sponsor da due-tremila euro vuol dire fare a meno di una buona fetta di budget. E andare avanti diventa difficile». E infatti rischia di fermarsi qui il cammino del Real Balduina Futsal, vincitrice dell'ultima Coppa Italia di A2 femminile calcio a 5, come spiega ad Agipronews Luca Piattoli, presidente-allenatore. Una delle migliaia di realtà dilettantistiche animate dalla passione di pochi e dal sostegno di alcune aziende che decidono di investire risorse nello sport cosiddetto minore. Alla consueta difficoltà di far quadrare i conti, ora si aggiunge la normativa dettata dal decreto Dignità, appena approvato dal Parlamento: stop immediato alle pubblicità delle aziende di gioco e divieto, a partire dal 1° gennaio, alle sponsorizzazioni da parte delle stesse imprese. Limitazioni che impattano sul grande sport e rischiano di mettere in ginocchio le società più piccole. Come il Real Balduina, che tra i suoi sei sponsor dell'ultima stagione presentava anche la società di scommesse Betaland (uno dei maggiori marchi nazionali), costretta ora a defilarsi. «Mi sono messo qualche tempo fa in contatto con loro per un eventuale rinnovo – dice Piattoli – ma ovviamente mi hanno fatto sapere che non potevano più impegnarsi con noi. Per un club come il nostro è un fatto grave, si parla sempre delle grandi società, ma sono i casi come il nostro che andrebbero messi in maggiore evidenza».

La lotta all'azzardo c'entra poco, secondo il dirigente: «La ludopatia è un problema, ma non si risolverà vietando la pubblicità, così come non è vietando gli spot sulle sigarette che si  è risolto il problema del fumo». E ora? «Non lo so, magari faremo una fusione. Lo sport dilettantistico, specie femminile, in Italia non ha alcun tipo di supporto. Tutto gira su “matti” come me che decidono di spendere qualcosa, con la speranza non certo di guadagnare, ma di perderci il meno possibile. Se ti viene a mancare anche un solo sponsor il cammino diventa durissimo».
MF/Agipro

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