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Ippica & equitazione

07/10/2002 | 15:00

IL TOTIP? VINSI E PAGAI IL MATRIMONIO DI MIA FIGLIA

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il totip vinsi e pagai il matrimonio di mia figlia

La ricevitoria la potremmo paragonare ad una biblioteca, ogni libro una trama, ogni "schedinista" una storia. Questa è davvero bella e non ha bisogno di overture particolari.

Lui si chiama Ferruccio ha 71 anni e gioca al Totip. Beh, che c'è di strano? Vero, di questi tempi non sono in moltissimi a farlo ma non si tratta certo di una rarità. Ferruccio però, ha una storia da raccontare. Lui gioca al Totip da circa vent'anni e non sgarra mai. "Praticamente da una vita, non saprei dirvi neanche quando ho iniziato, ma certo, i capelli bianchi non avevano ancora preso il sopravvento su quelli neri…".

Lui è un vero e proprio aficionado, che ha trasformato la passione per la schedina in un rito mistico: "E' proprio così. Ma un motivo, importante, c'è. E adesso ve lo racconto". Ferruccio apre il portafoglio, tira fuori una foto di una signora bionda con due bambini accanto e una vecchia fotocopia sgualcita. "Questa è mia figlia con i miei nipotini. E questa è la fotocopia di una schedina Totip giocata più di vent'anni fa". Guarda la foto, poi la schedina. Gli occhi si accendono e Ferruccio riparte: "Mancavano pochi mesi al matrimonio di mia figlia, la mia unica figlia. Tante spese, tanti pensieri. Ma alla mia ragazza volevo regalargli il matrimonio più bello del mondo. E i mobili.  E un abito da sogno. Ma i soldi non bastavano e avevo deciso di ricorrere ad un prestito in banca. Un bel sacrificio per me, che non ero certo ricco, anzi, avevo un normale stipendio con una famiglia a carico e tanti conti da pagare".

E poi, Ferruccio, che successe. "Io all'epoca non giocavo le schedine. Raramente mi cimentavo col Totocalcio, ma senza troppa fortuna. Poi un giorno mentre ero al bar a prendere un caffè, inavvertitamente urtai il contenitore delle schedine Totip facendole cadere tutte a terra. Le raccolsi. Erano quelle precompilate le rimisi a posto senza pensarci. Una di queste però, m'era rimasta attaccata sotto la scarpa. La presi in mano e vidi che era rovinata. Sentii però di doverla giocare".

E allora? "La giocai. Copiandola su un'altra schedina". Ferruccio sorride e accarezza la fotocopia malridotta. "Dopo qualche giorno, mi ricordai di averla nel portafogli leggendo sul giornale che si erano registrate buone vincite col Totip. Spunta i la scheda e mi resi conto di aver vinto. Avevo fatto "12"! Non un "12" esagerato, che mi permise però di coronare i sogni di mia figlia e di mettere qualche soldo da parte".

Ferruccio non ha dubbi "Fu un chiaro segno del destino, non c'è altra spiegazione. Io all'epoca sapevo a malapena che il Totip trattava di cavalli". E ora Ferruccio, lei continua a giocare? "Sempre, non ho saltato un concorso da vent'anni a questa parte e oggi posso ritenermi anche un buon esperto d'ippica". E ha più vinto? "Né "12" né  il moderno "14" ma qualche bella vincita minore l'ho centrata".

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