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Ippica & equitazione

13/05/2015 | 09:04

Ippica, Martina (Mipaaf): "Decremento razza anglo-araba dovuto alla crisi del comparto"

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ROMA - "Il decremento numerico della razza anglo-araba non può essere ricondotto ad una presunta carenza di politica selettiva da parte del Ministero bensì alla più generale crisi che ha colpito il comparto ippico". E' quanto sottolinea il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, rispondendo, in Aula alla Camera, all'interrogazione del deputato di Scelta Civica Pierpaolo Vargiu, sulla possibilità di ricondurre ad una "governance" sarda la gestione del libro genealogico del cavallo anglo-arabo mediante l’affidamento della tenuta del libro genealogico alla competente associazione nazionale della razza e la relativa concessione della banca dati.
"Il disciplinare dei libri genealogici - sottolinea ancora Martina - individua la Commissione tecnica centrale (Ctc) quale organo deputato alla selezione e - prosegue - alla Commissione partecipano, oltre ad esperti ed allevatori, tre rappresentanti provenienti dalla Sardegna in rappresentanza, rispettivamente, della regione Sardegna, dell’Associazione nazionale allevatori del cavallo anglo-arabo e derivati e del corpo nazionale degli esperti, che, in tale sede, possono offrire il proprio ontributo per la politica selettiva del cavallo anglo-arabo, attuando, in tal senso, l’auspicata collaborazione tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e la regione Sardegna".
"Il Ministero - aggiunge Martina nella sua risposta - già finanzia programmi volti alla preparazione ed alla selezione all’attività agonistica diretti anche ai cavalli anglo-arabi" e riguardo al "presunto utilizzo indiscriminato delle migliori linee della razza anglo-araba per la produzione di soggetti di razza da sella italiana finalizzati quasi esclusivamente al salto degli ostacoli", il ministro rileva "come queste attività non possano che essere rimesse alla libera iniziativa degli allevatori". Il tentativo "di separare la gestione del libro genealogico del cavallo anglo-arabo dalla gestione degli
altri libri genealogici - conclude Martina - si porrebbe in contrasto con una corretta gestione delle economie di scala, conducendo inevitabilmente ad un aggravio burocratico e aumenti di costo per gli allevatori". FP/Agipro

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