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Ippica & equitazione

25/10/2004 | 16:46

IPPICA-UNAGT: "SE NON AVREMO RISPOSTE, CONTINUEREMO A MANIFESTARE"

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ippica unagt se non avremo risposte continueremo a manifestare
(d.n) Alla fine della manifestazione tenutasi oggi dinanzi al Ministero delle Politiche Agricole, una delegazione formata dal Presidente dell'UNAGT, Alessandro Meneghetti, dal direttore tecnico Maurizio Mattì e dal guidatore Vittorio Sciarillo è stata ricevuta da Antonino Di Salvo, vicecapo del gabinetto vicario del ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno.La delegazione ha potuto così lasciare un documento in cui vengono segnalate tutte le rivendicazioni, dirette in primo luogo contro Franco Panzironi, segretario generale dell'UNIRE. "Se i nodi non verranno sciolti - spiega il presidente Meneghetti – siamo pronti ad altre proteste, a partire dalla fiera di Verona, dove è prevista la presenza del ministro. Alemanno è stato mal informato dall’UNIRE, ente che manca di figure tecniche e che gestisce in modo clientelare il calendario”. Il nodo centrale della protesta è quello relativo all’abbassamento del montepremi per l’anno 2005. Questo viene fissato in base ai minimi garantiti, che le agenzie di scommesse devono pagare ogni anno. I soldi raccolti in questo modo, poi, vengono ripartiti agli allevatori e agli allenatori. “Ma con la legge dell’agosto 2000 – come ci spiega E.R, commercialista dell’UNAGT - è stato concesso dall’Unire uno sconto alle agenzie ippiche del 33% dei minimi garantiti, che queste dovevano versare. Conseguentemente, il montepremi totale si è abbassato del 15%. Per l’anno in corso il ministro Alemanno ha concesso un contributo straordinario di 35 milioni di euro per mantenere inalterato il montepremi rispetto allo scorso anno, ma nel bilancio preventivo dell’UNIRE del prossimo anno è stato scritto che il mondo dell’ippica non può vivere di assistenzialismo e quindi si considera il contributo come un provvedimento una tantum. Il risultato è che gli unici a rimetterci sono gli operatori del mondo ippico, che avendo fatto dei programmi di pianificazione e di investimenti, ora sono costretti a rivederli e a ridimensionarli. In più – prosegue- il giro delle scommesse intorno all’ippica è cresciuto, quindi non si può affermare che quello delle corse è un settore improduttivo”. Altro punto scottante è quello della gestione del segnale televisivo. L'UNIRE, protestano i manifestanti, vanta dei grossi crediti nei confronti delle società a cui sono state concesse le trasmissioni. Perchè, chiedono, l'UNIRE non incassa i soldi che gli spettano? "Cè bisogno di più trasparenza nel mondo dell'ippica – ci dice Giuliano Bellesi, presidente del comitato ippica vera – e questa si può raggiungere soltanto con un coinvolgimento maggiore della base, della gente che lavora nell'ippica”. Tra i vari problemi l'UNAGT chiede anche norme più precise riguardo ai regolamenti antidoping:" La legislazione antidoping è molto approssimativa - spiega il guidatore Vittorio Sciarillo - perchè non è chiara sulle percentuali del doping”.

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