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Lotteria Italia

04/01/2011 | 14:54

Lotteria Italia, i "botteghini" della fortuna: "Vendite in calo, ma la tradizione resiste"

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lotteria italia i botteghini della fortuna vendite in calo ma la tradizione resiste

(l.l.) ROMA - Si chiamano Umberto e Carlo e sono i venditori storici dei biglietti della Lotteria Italia. Zio e nipote, da 24 anni "presidiano" il centro di Roma, con un botteghino fisso a Via del Corso (Umberto) e uno mobile che si sposta per le vie attigue (Carlo). Nei loro angusti angoli della fortuna vendono anche pile elettriche e ricariche telefoniche: è il segno dei tempi che cambiano, perché le lotterie stanno sparendo (dal 2011 ci sarà solo quella legata alla Befana) e perché i tagliandi non tirano più come ai tempi di Fantastico. Per loro, immersi nel marasma del centro storico romano, la crisi si sente meno. Hanno venduto tantissimo  - l'anno scorso il biglietto da 5 milioni veniva proprio da loro - e continuano a vendere tanto, anche se, come riconoscono, la loro è una situazione privilegiata. "Nel corso degli anni le vendite sono calate - racconta Carlo ad Agipronews - e il segno più evidente è scritto proprio sui biglietti, o meglio, sulle serie numeriche che li contraddistinguono. Ai tempi d'oro ricordo che le lettere con cui comincia il codice andavano dalla A alla Z e si vendeva così tanto che a un certo punto sulle nuove stampe ricominciavano da capo, raddoppiando: serie AA, serie AB e così via. Quest'anno, invece, i tagliandi si sono fermati alla lettera L". Cosa che ha generato un più di confusione tra i più affezionati: "Spesso i clienti sceglievano una lettera che per loro era significativa, per esempio la R di Roma - continua Carlo - ora quando diciamo che non c'è rimangono un po' stupiti".

Ma chi sono gli irriducibili clienti della Lotteria Italia? Al chiosco di Via del Corso il traffico è ancora sostenuto, ma si tratta di un pubblico totalmente adulto, dai 40 anni in su, tra cui tanti genitori accompagnati dai figli piccoli. "Alcuni di loro li conosciamo da anni, da quando loro stessi erano bambini - spiegano ancora Carlo e Umberto - Passano ancora qui appositamente, conoscono i nostri nomi e si fermano volentieri a fare due chiacchiere.". E i turisti sono attratti? "Solo quelli italiani, a quelli stranieri non vendiamo mai". Insomma, se l'"aura" di estrazione dell'anno si è un po' offuscata con l'avvento di Gratta e Vinci e Superenalotto, la Lotteria Italia mantiene un legame fortissimo con la tradizione e l'atmosfera familiare di festa. Uno spirito che viene fuori anche dalle frasi di chi il biglietto lo prende ancora. Per esempio Serena che, con in mano il tagliando appena comprato, riflette un attimo prima di spiegare perché preferisce la Lotteria al Superenalotto: "Da piccola il giorno dell'estrazione era una specie di festa per la mia famiglia e poi mi ispira più fiducia".

 

Lotteria Italia: Dal 2002 17 milioni in premi non riscossi

(c.r.) ROMA – Oltre 17 milioni di euro. In attesa di conoscere, il prossimo 6 gennaio, dove finirà il premio da 5 milioni dell'edizione 2010-2011, è questa l'incredibile cifra che gli italiani hanno dimenticato di incassare con la Lotteria Italia dal 2002 a oggi.  Sulla materia la legge è chiara: i premi non ritirati entro il termine di 180 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, come da decreto sulle lotterie, vengono incamerati dallo Stato. E se lo scorso anno non vi sono stati giocatori distratti (entrambi incassati i due premi di prima categoria da 5 milioni, uno centrato a Roma e uno in provincia di Verona), non così negli anni precedenti, che hanno fatto segnare dei veri e propri record in negativo.
Ha dell'incredibile quanto accaduto nel 2009, quando ad essere dimenticato fu niente meno che il primo premio da 5 milioni di euro venduto a Roma (cifra poi messa in palio per l'estrazione dell'anno successivo). Nel 2008 non furono riscossi premi per ulteriori 2 milioni euro. Dal 2002 a oggi, vuoi per smarrimento del tagliando, vuoi per distrazione, gli italiani hanno lasciato nelle casse dello Stato 17 milioni di euro. Per dare l’idea del fenomeno, nel solo 2003 i premi non reclamati ammontarono a quasi 4 milioni di euro, per esattezza 3.966.750 euro. L’anno seguente i biglietti vincenti dimenticati nel cassetto furono invece pari a 1.164.000 euro: in quel biennio, quindi, il totale fu di 5.130.750 euro. Consistente anche il bilancio dell'edizione 2005, con un vincitore che addirittura non ritirò un premio di seconda categoria da 200 mila euro. Nel 2007 rimasti senza proprietario 1 milione 125 mila euro, suddivisi in due biglietti vincenti di seconda categoria da 250mila euro ciascuno, 2 biglietti vincenti di terza categoria da 50mila euro e ben 21 tagliandi vincenti di quarta categoria, ognuno da 25mila euro.

 

Lotteria Italia: Emilia, Lazio e Lombardia, la tradizione regge
 
(c.r.) ROMA – La Lotteria Italia? Una tradizione difficile da sradicare nel Lazio, in Lombardia e in Emilia Romagna. Nonostante i dati di raccolta non esaltanti degli ultimi anni, in queste tre regioni finisce il 44,4% dei biglietti venduti: in sostanza quasi uno su due. Al primo posto c'è il Lazio, con una media di vendita, nel triennio 2007-2009, del 20,4%, (un tagliando su cinque). La Lombardia è la seconda regione per fedeltà alla tradizione, con il 13,6% (più di uno su dieci), seguita dall'Emilia Romagna con il 10,4%. Nei primi cinque posti della classifica anche la Campania con l'8,9% e la Toscana con il 7,5%.

 

 

REGIONE Biglietti 2007-2009 Quota %
ABRUZZO 1.336.230 2,87%
BASILICATA 291.010 0,62%
CALABRIA 878.760 1,88%
CAMPANIA 4.146.980 8,90%
EMILIA ROMAGNA 4.860.090 10,43%
FRIULI V.G. 685.080 1,47%
LAZIO 9.516.090 20,43%
LIGURIA 1.399.430 3,00%
LOMBARDIA 6.337.240 13,61%
MARCHE 1.249.180 2,68%
MOLISE 271.420 0,58%
PIEMONTE 2.463.670 5,29%
PUGLIA 2.417.670 5,19%
SARDEGNA 552.650 1,18%
SICILIA 2.460.770 5,28%
TOSCANA 3.526.840 7,57%
TRENTINO A.A. 397.290 0,85%
UMBRIA 967.430 2,07%
VALLE D'AOSTA 74.740 0,16%
VENETO 2.744.930 5,89%
TOTALE 46.557.500 100,00%

 

Lotteria, da quest'anno c'è solo quella della Befana: “Altre lotterie inutili per l'Erario”

(b.r.) ROMA - La "finale" del 6 gennaio fa parte dell'edizione 2010, anno in cui le lotterie nazionali sono state due. Da quest'anno la Lotteria Italia rimarrà unica lotteria nazionale. Il decreto ministeriale dello scorso dicembre ne ha infatti ulteriormente ridotto il numero, progressivamente sceso negli ultimi quattro anni. Nel 2008 le lotterie  erano quattro (Viareggio, Giornata del Bambino africano, Merano e Lotteria Italia), nel 2009 tre (Sanremo, Giro d'Italia e Lotteria Italia), nel 2010 due (Sanremo e Lotteria Italia). La relazione allegata al decreto ministeriale spiega il perché della riduzione: "consolidata disaffezione dei giocatori nei confronti del prodotto, assenza di utili significativi per l'Erario, sostanziale mancanza di ritorno economico per gli enti organizzatori". Nel 2008 la raccolta complessiva delle quattro lotterie fu pari a 96,5 milioni (dalla Lotteria Italia 92,6 milioni), mentre l'anno successivo a 62,5 milioni (58,1 milioni dalla Lotteria Italia). La relazione aggiunge inoltre che “l'incremento esponenziale delle offerte di gioco, soprattutto con prospettiva di vincita immediata" hanno determinato una "disaffezione nel pubblico, in considerazione della modalità di individuazione delle vincite, per le lotterie della specie".


Lotteria Italia: Dalle vendite record di “Fantastico” al flop di “Affari tuoi”
 
(c.r.) ROMA - Da sempre le vendite dei biglietti della Lotteria Italia sono legate all'andamento della trasmissione televisiva abbinata. Lo scorso anno la non esaltante edizione del programma di Max Giusti 'Affari Tuoi - Speciale per due' non aiutò la vendita dei biglietti, che registrò una delle peggiori performance di sempre, con 11,6 milioni di tagliandi staccati (-37,3% rispetto all'anno precedente). Negli ultimi trenta anni la Lotteria Italia è passata dalla polvere all'altare e viceversa, vivendo edizioni da meno di dieci milioni di biglietti venduti (nel 1978/79) per arrivare fino ai 37,4 milioni (nel 1988/89), record assoluto. In quest'altalena di risultati, le trasmissioni televisive hanno influito - ora positivamente, ora meno - sull'andamento delle vendite. E se le undici edizioni di “Fantastico” hanno visto da un minimo di 13 a un massimo di 37,4 milioni, le quattro di “Scommettiamo che?” hanno viaggiato su una media di 28 milioni di biglietti. Ottime anche le performance di “Carramba”, capitanate dalla Carrà, che hanno ottenuto una media di 27,5 milioni di tagliandi. Di recente, decisamente sottotono le due edizioni di “Ballando sotto le stelle” con Milly Carlucci, con 15,2 e 15,7 milioni di biglietti. Fecero un po' meglio “Il treno dei desideri”, condotto da Antonella Clerici, con 16,4 milioni, e “Carramba che fortuna!”, ancora con la Carrà, che chiuse l'edizione 2008 con 18,5 milioni di biglietti venduti.

 

 

Anno Trasmissione TV Biglietti venduti Primo premio
1978-79 Io e la Befana 9,5 milioni 300 milioni di lire
1979-80 Fantastico 13, milioni 300 milioni
1980-81 Scacco matto 14,6 milioni 300 milioni
1981-82 Fantastico 2 22,4 milioni 500 milioni
1982-83 Fantastico 3 24,2 milioni 500 milioni
1983-84 Fantastico 4 16,4 milioni 500 milioni
1984-85 Fantastico 5 15,9 milioni 500 milioni
1985-86 Fantastico 6 21,8 milioni 500 milioni
1986-87 Fantastico 7 33,6 milioni 1 miliardo
1987-88 Fantastico 8 29,3 milioni 2 miliardi
1988-89 Fantastico 9 37,4 milioni 4 miliardi
1989-90 Fantastico 10 33,0 milioni 4 miliardi
1990-91 Fantastico 90 25,8 milioni 5 miliardi
1991-92 Fantastico 25,2 milioni 5 miliardi
1992-93 Scommettiamo che?.. 24,9 milioni 5 miliardi
1993-94 Scommettiamo che?.. 26,4 milioni 5 miliardi
1994-95 Scommettiamo che?.. 28,9 milioni 5 miliardi
1995-96 Scommettiamo che?.. 32,0 milioni 7 miliardi
1996-97 Carràmba 31,9 milioni 7 miliardi
1997-98 Fantastico Enrico 19,2 milioni 5 miliardi
1998-99 Carràmba 25,0 milioni 15 miliardi
1999-00 Carràmba 28,0 milioni 15 miliardi
2000-01 Carramba che fortuna! 24,9 milioni 10 miliardi
2001-02 Torno sabato 17,8 milioni 5 milioni di euro
2002-03 Uno di noi 17,9 milioni 5 milioni
2003-04 Torno Sabato…e tre 16,4 milioni 6 Milioni
2004-05 Affari Tuoi 18,6 milioni 5 Milioni
2005-06 Ballando sotto le Stelle 15,2 milioni 5 Milioni
2006-07 Ballando sotto le Stelle 15,7 milioni 5 Milioni
2007-08 Il Treno dei desideri 16,4 milioni 5 Milioni
2008-09 Carramba che fortuna! 18,5 milioni 5 Milioni
2009-2010 Affari Tuoi 11,6 milioni 5 + 5 milioni
2010-2011 I Migliori anni ? 5 Milioni

 

Lotteria Italia: L'ultima edizione valeva 'appena' 55 ore di gratta e vinci
 
(c.r.) ROMA – Un tempo pietra miliare nel panorama dei giochi e appuntamento imprescindibile per tutti gli italiani, oggi la Lotteria Italia paga la concorrenza di un mercato in continua evoluzione, con giochi sempre più veloci e ricchi. La scorsa edizione, con 11,6 milioni di biglietti venduti (-37,3% rispetto al 2008), la Lotteria ha incassato poco più di 58 milioni di euro, contro i 92,5 milioni dell'anno precedente. Un dato che è una goccia nel mare magnum dei giochi. Per rimanere nel campo delle lotterie, quelle istantanee nel 2009 hanno incassato 9,2 miliardi di euro, ovvero 25,2 milioni al giorno. In altre parole, ai Gratta e Vinci sono sufficienti appena 55 ore, poco più di due giorni, per incassare quanto un'intera edizione della Lotteria Italia.

 

Lotteria Italia: Quando la fortuna fa sosta all'autogrill
 
(c.r.) ROMA – Lotteria Italia e autogrill, un binomio vincente. La dea bendata sceglie spesso di fare una sosta in autostrada e la storia recente lo dimostra. Nelle ultime tre edizioni, ben due tra i sei premi di prima categoria sono finiti in autogrill, in pratica uno su tre. Lo scorso anno sulla A4 Brescia-Padova fu staccato uno dei due biglietti da 5 milioni, mentre un altro da mezzo milione fu venduto sulla A16 Canosa-Napoli, nei pressi di Avellino. Nel 2008 lungo le autostrade italiane sono stati acquistati due tagliandi con premi milionari: per l'esattezza sulla Serenissima, a Dolo in provincia di Venezia  da 1,5 milioni (quarto premio) e sull'A1 a Civitella d'Agliano in provincia di Viterbo, con il quinto premio da 1,2 milioni. Non si trattò però di un record. Memorabile l'edizione del 2005 quando primo, secondo e quarto premio andarono a biglietti venduti sulle autostrade insieme ad altri 15 premi minori. Non male anche l'edizione del 2003, con  cinque dei dieci premi di prima categoria (secondo, terzo, quinto, sesto e settimo)  acquistati tra un caffè e un panino. Nel 2007 in autogrill fu acquistato il terzo premio da 2 milioni e il sesto da 200 mila euro, con una vendita complessiva dei tagliandi lungo le autostrade pari a 4 milioni di unità, il 24% del totale, in pratica un biglietto su quattro.
 


Lotteria Italia: Roma capitale delle vincite milionarie
 
(c.r.) ROMA - Sette primi premi nelle ultime 14 edizioni, per un totale di 38,5 milioni di euro. E' questo l'invidiabile bottino della capitale, che ha un feeling particolare con la Lotteria Italia (con il Lazio prima regione italiana per vendita di biglietti). Ai quattro premi da 5 milioni di euro centrati dal 2001 a oggi, compreso il primo premio della scorsa edizione, si sommano le due vincite da 15 miliardi di lire del 1998 e 1999, così come i 7 miliardi del 1996. Di seguito la tabella con le città dove sono stati venduti i biglietti vincenti nelle ultime 14 edizioni:

 

 

CITTA' VINCITA EDIZIONE
ROMA 7 miliardi di lire 1996-1997
PADOVA 5 miliardi di lire 1997-1998
ROMA 15 miliardi di lire 1998-1999
ROMA 15 miliardi di lire 1999-2000
PALERMO 10 miliardi di lire 2000-2001
ROMA 5 milioni di euro 2001-2002
RHO (MI) 5 milioni di euro 2002-2003
ROMA 6 milioni di euro 2003-2004
GORIZIA 5 milioni di euro 2004-2005
MAGLIANO SABINA (RI) 5 milioni di euro 2005-2006
NAPOLI 5 milioni di euro 2006-2007
NAPOLI 5 milioni di euro 2007-2008
ROMA 5 milioni di euro 2008-2009
ROMA 5 milioni di euro 2009-2010
? 5 milioni di euro 2010-2011

 


 

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