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Lotteria Italia

29/12/2011 | 17:25

Lotteria Italia: Nell'edizione 2011 venduti 8 milioni di tagliandi (-15%)

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lotteria italia nelledizione 2011 venduti 8 milioni di tagliandi 15 percento

ROMA – C'era una volta la Lotteria Italia. Un tempo regina delle feste natalizie, con decine di milioni di biglietti venduti, oggi si prepara a toccare il suo minimo storico: a una settimana dall'estrazione del 6 gennaio, la vendita dei biglietti per l'edizione 2011 segna un -15%. L'anno scorso furono staccati 9,6 milioni di tagliandi, quest'anno le vendite si aggirano intorno agli 8 milioni di biglietti. Mai nella storia della Lotteria Italia si era toccato un livello così basso.
In media, su una popolazione adulta di 50 milioni di maggiorenni italiani, è stato venduto un biglietto ogni 6 persone: un'altra epoca rispetto al 1988, quando l'estrazione dell'Epifania – abbinata a Fantastico - era capace di tenere col fiato sospeso l'intero Paese: quasi 38 milioni di biglietti su 40 milioni di abitanti, picco massimo di diffusione e di vendita in assoluto.
Quest'anno non è stato sufficiente il traino del programma di Rai1 abbinato a “La prova del cuoco”, condotto da Antonella Clerici, per dare nuova linfa alla vendita dei biglietti, che pure lo scorso settembre sembrava far presagire un'edizione in controtendenza, con una raccolta in lieve crescita. Poi, il crollo senza appello. La regina ha definitivamente perso la sua corona.
CR/Agipro

 

Lotteria Italia: Dalle vendite record di “Fantastico” al flop di “La prova del cuoco”
 
ROMA - Da sempre le vendite dei biglietti della Lotteria Italia sono legate all'andamento della trasmissione televisiva abbinata. Negli ultimi trenta anni la Lotteria Italia è passata dalla polvere all'altare e viceversa, vivendo edizioni da meno di dieci milioni di biglietti venduti (nel 1978/79 e più recentemente nel 2010-2011 e 2011-2012) per arrivare fino ai 37,4 milioni (nel 1988/89), record assoluto. In quest'altalena di risultati, le trasmissioni televisive hanno influito sull'andamento delle vendite. E se le undici edizioni di “Fantastico” hanno visto da un minimo di 13 a un massimo di 37,4 milioni, le quattro di “Scommettiamo che?” hanno viaggiato su una media di 28 milioni di biglietti. Ottime anche le performance di quattro edizioni di “Carramba”, capitanate dalla Carrà, che alla fine degli anni 90 hanno ottenuto una media di 27,5 milioni di tagliandi. Il primo abbinamento con “Affari Tuoi”, condotto da Paolo Bonolis nel 2004/2005, ha visto una ripresa delle vendite, 18,6 milioni, tornate poi sottotono per le due edizioni di “Ballando sotto le stelle” con Milly Carlucci, con 15,2 e 15,7 milioni di biglietti. Fecero un po' meglio “Il treno dei desideri”, condotto da Antonella Clerici, con 16,4 milioni, e “Carramba che fortuna!”, ancora con la Carrà, che chiuse l'edizione 2008 con 18,5 milioni di biglietti venduti. Quest'anno alla Clerici non è riuscito il miracolo: abbinata a “La prova del cuoco”, la lotteria Italia chiuderà con una raccolta ai minimi storici (circa 8 milioni di biglietti).
CR/Agipro


Lotteria Italia: L'edizione 2011 vale 'appena' 36 ore di gratta e vinci

ROMA – Un tempo pietra miliare nel panorama dei giochi e appuntamento irrinunciabile per tutti gli italiani, oggi la Lotteria Italia paga la concorrenza di un mercato in continua evoluzione, con giochi sempre più veloci e ricchi. La scorsa edizione, con 9,6 milioni di biglietti venduti, la Lotteria ha incassato 48 milioni di euro, mentre quest'anno la raccolta si aggira sui 40 milioni. Un dato che rimane schiacciato dal confronto, tanto per restare in tema di lotterie, con i gratta e vinci, che chiuderanno l'anno a 10,2 miliardi di euro, ovvero 28 milioni al giorno. In altre parole, ai Gratta e Vinci sono sufficienti appena 36 ore, meno di due giorni, per incassare quanto un'intera edizione della Lotteria Italia.
CR/Agipro


Lotteria Italia: Nel 1988 tutti con il biglietto, oggi un tagliando ogni 6 persone
 
ROMA - Un biglietto ogni sei abitanti. E' questo il poco invidiabile primato della Lotteria Italia oggi. Considerando una popolazione maggiorenne di circa 50 milioni di individui, gli italiani nell'edizione di quest'anno hanno comprato un sesto di biglietto a testa (circa 8 milioni i tagliandi staccati). Sono molto lontani i tempi in cui il rito della Lotteria Italia era l'appuntamento per eccellenza e vendeva oltre 30 milioni di tagliandi. Anno d'oro fu il 1988. In abbinamento a “Fantastico 9” i tagliandi venduti furono 37,4 milioni: un biglietto a testa  circa su  una popolazione maggiorenne appena superiore i 40 milioni di abitanti. Un record ad oggi imbattuto. Bene anche l'anno successivo, l'89, con 33 milioni di biglietti venduti.
CR/Agipro


Lotteria Italia: Dal 2002 oltre 17 milioni in premi non riscossi

ROMA – Oltre 17 milioni di euro. E' questa l'incredibile cifra che gli italiani hanno dimenticato di incassare con la Lotteria Italia dal 2002 a oggi.  Sulla materia la legge è chiara: i premi non ritirati entro il termine di 180 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, come da decreto sulle lotterie, vengono incamerati dallo Stato.
Ha dell'incredibile quanto accaduto nel 2009, quando ad essere dimenticato fu niente meno che il primo premio da 5 milioni di euro venduto a Roma (cifra poi messa in palio per l'estrazione dell'anno successivo). Nel 2008 non furono riscossi premi per ulteriori 2 milioni euro. Dal 2002 a oggi, vuoi per smarrimento del tagliando, vuoi per distrazione, gli italiani hanno lasciato nelle casse dello Stato 17 milioni di euro. Per dare l’idea del fenomeno, nel solo 2003 i premi non reclamati ammontarono a quasi 4 milioni di euro, per esattezza 3.966.750 euro. L’anno seguente i biglietti vincenti dimenticati nel cassetto furono invece pari a 1.164.000 euro: in quel biennio, quindi, il totale fu di 5.130.750 euro. Consistente anche il bilancio dell'edizione 2005, con un vincitore che addirittura non ritirò un premio di seconda categoria da 200 mila euro. Nel 2007 rimasti senza proprietario 1 milione 125 mila euro, suddivisi in due biglietti vincenti di seconda categoria da 250mila euro ciascuno, 2 biglietti vincenti di terza categoria da 50mila euro e ben 21 tagliandi vincenti di quarta categoria, ognuno da 25mila euro.
Solamente 220 mila euro i premi dimenticati nell'ultima edizione.
CR/Agipro


Lotteria Italia: Dal 2011 rimasta unica lotteria nazionale

ROMA – Nel 2011 la Lotteria Italia è stata l'unica lotteria nazionale. Il decreto ministeriale del  dicembre 2010 ne ha infatti ulteriormente ridotto il numero, progressivamente sceso negli ultimi quattro anni. Nel 2008 le lotterie  erano quattro (Viareggio, Giornata del Bambino africano, Merano e Lotteria Italia), nel 2009 tre (Sanremo, Giro d'Italia e Lotteria Italia), nel 2010 due (Sanremo e Lotteria Italia), per ridursi a una sola nel 2011 (Lotteria Italia). La relazione allegata al decreto ministeriale spiega il perché della riduzione: "consolidata disaffezione dei giocatori nei confronti del prodotto, assenza di utili significativi per l'Erario, sostanziale mancanza di ritorno economico per gli enti organizzatori". La relazione aggiunge inoltre che “l'incremento esponenziale delle offerte di gioco, soprattutto con prospettiva di vincita immediata" hanno determinato una "disaffezione nel pubblico, in considerazione della modalità di individuazione delle vincite, per le lotterie della specie".
CR/Agipro


Lotteria Italia: La lotteria abbinata al Gran Prix di Tripoli nel '33 fu la prima.
 
ROMA – La storia della Lotteria Italia affonda le sue radici nella prima metà del secolo scorso. Tutto cominciò nel 1933, in Libia: Benito Mussolini trovò il modo di riempire le casse statali con una lotteria abbinata al Grand Prix di Tripoli. Nel ’35 toccò al Ministero delle Finanze il compito di istituire e gestire il settore delle lotterie nazionali. Due anni dopo il primo colpo: un commerciante piacentino si mette in tasca 4,5 milioni di lire. Dopo il periodo bellico, quando le lotterie furono destinate alla raccolta di fondi per la ricostruzione, negli anni ’50 muove i primi passi la Lotteria Italia, all’inizio abbinata al Gran Premio di Agnano di trotto. Il vero boom coincide con l’abbinamento televisivo, negli anni ’70, quando a dare i numeri c’è una coppia d’eccezione come Mondaini-Vianello, nella trasmissione di Rai1 “Io e la befana” datata 1978-79. Da lì in poi, tra alti e bassi, la Lotteria Italia diventerà un appuntamento fisso delle feste natalizie italiane.
CR/Agipro

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