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08/07/2013 | 19:47

Totocalcio, Coni: "Caso Scialpi, nessuna sentenza favorevole a pagamento della vincita"

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ROMA - "Non esiste alcuna sentenza del Tribunale di Taranto, della Corte di Cassazione o di qualsiasi altro Giudice" che abbia confermato la vincita pretesa da Martino Scialpi, relativa a un "13" al Totocalcio, per un concorso del 1981. E' quanto si legge in un comunicato del Coni, relativo alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni da Scialpi, il commerciante di Martina Franca che pretende il pagamento di una vincita che non ha mai potuto riscuotere, perché la matrice non era stata consegnata dalla ricevitoria.
Una vicenda arrivata fino in Cassazione e dalla quale Scialpi, ribadisce il Coni, "è sempre uscito soccombente da tutti i giudizi intentati negli ultimi 32 anni".
Le pretese avanzate dal commerciante pugliese "sono state respinte con sentenze del Tribunale di Roma del 1983 e della Corte d’appello di Roma del 1985, passata in giudicato".
Contro quest'ultima pronuncia sono state presentate "ben tre domande di revocazione, tutte respinte dalla Corte d’appello di Roma con sentenze confermate dalla Corte di Cassazione (da ultimo nel gennaio 2012)".
Anche l'atto di precetto, inviato da Scialpi al Coni qualche giorno fa per sollecitare il pagamento, "è radicalmente nullo" perché basato "su un’errata ordinanza del Tribunale di Roma del 9 febbraio 2012, prontamente revocata il 14 marzo successivo dallo stesso Tribunale". Ancora il Tribunale di Roma, a novembre del 2012, ha ribadito che ogni possibile istanza di Scialpi "è ormai coperta da giudicato favorevole al Coni".
Il Comitato, conclude la nota "continuerà a tutelare il denaro pubblico che gestisce dai tentativi di aggressione del sig. Scialpi e riserva ogni iniziativa in relazione alle offensive e calunniose dichiarazioni dello stesso e del suo avvocato".
RED/Agipro

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