Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 01/03/2025 alle ore 13:03

Lotto

18/09/2002 | 16:51

NAPOLI IN FERMENTO PER IL TERNO DI SAN GENNARO

facebook twitter pinterest
napoli in fermento per il terno di san gennaro

Entrando nelle ricevitorie napoletane, ci si accorge subito del fermento che regna in questi giorni tra i giocatori di Lotto. Non servono libri di Smorfia, né statistiche sui centenari: i numeri da giocare per il 19 settembre sono sempre gli stessi, da secoli.
"Il miracolo di San Gennaro è l'evento più atteso dell'anno a Napoli. Già nei giorni passati e ancora per almeno una settimana, i giocatori faranno la fila per puntare sul famoso terno di San Gennaro". A parlare è Ciro Di Martino, proprietario della ricevitoria Lotto n. 45, a Napoli, una delle più antiche in Italia (venne aperta nel 1896 dal nonno di Ciro) e uno dei pochi veri botteghini del Lotto ancora rimasti.
La festa del 19 settembre richiama da secoli un cerimonia legata al martirio di Gennaro, vescovo di Benevento vissuto intorno al 300 d.C., che venne decapitato presso le solfatare di Pozzuoli. La storia vuole che una donna raccolse il suo sangue in due ampolle delle quali si perse traccia. Un secolo dopo, nel 431, in occasione della traslazione delle reliquie del Santo da Pozzuoli a Napoli, un'altra donna presentò le due ampolle affermando che contenevano il sangue coagulato del martire. Come per provare la sincerità della donna, il sangue si liquefece all'improvviso sotto gli occhi del vescovo e della folla riunita ad assistere alla cerimonia di traslazione. Il miracolo, da allora, si ripete ogni anno in una delle date legate al santo: la vigilia della prima domenica di maggio (data della traslazione), il 16 dicembre (anniversario dell'eruzione vesuviana del 1631 durante la quale i napoletani invocarono il santo a protezione) e il 19 settembre (data del martirio).
La suggestiva cerimonia ha luogo nel Duomo dove, tra invocazioni e preghiere in dialetto, si attende la liquefazione del sangue, custodito in due piccoli balsamari vitrei di foggia diversa databili ai primi decenni del IV secolo.
"La tradizione partenopea - continua Di Martino - abbina al miracolo di San Gennaro tre numeri: 18 il sangue, 19 il giorno e 66 il miracolo". Oltre al profondo significato religioso, questa festa porta con sé un valore scaramantico: "La liquefazione del sangue di San Gennaro è un segno di ottimo auspicio per il futuro della città. Al contrario, nel caso in cui non dovesse avvenire il miracolo, Napoli ne ricaverebbe un segno di grande sfortuna. E, in questa eventualità, anche la fantasia dei giocatori si scatenerebbe, portandoli a puntare, oltre al classico terno 18-19-66, anche il 90, che nella Smorfia viene abbinato alla paura e il 17, rappresentante, nella tradizione cabalistica, la disgrazia".

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password