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28/11/2011 | 13:23

Casinò di Venezia, Orsoni: "Serve piano strutturale, prudenza su privatizzazione"

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casinò di venezia orsoni serve piano strutturale prudenza su privatizzazione

VENEZIA - Il Casinò di Venezia ha bisogno di un "urgente piano complessivo di rilancio delle attività che tenga conto delle capacità professionali della Società e delle possibili azioni di investimento". E' quanto si legge nella mozione, approvata la scorsa settimana in Consiglio Comunale, che impegna il sindaco della città veneta a "sviluppare tutte le opzioni gestionali e le soluzioni strategiche volte a migliorare il rendimento del Casinò di Venezia".
"L’idea della privatizzazione non è stata cercata, ma abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse di tipo spontaneo - ha spiegato il sindaco Giorgio Orsoni - Quindi, la privatizzazione oggi non è una priorità; il percorso iniziato deve continuare se vogliamo che la città abbia un Casinò degno di questo nome e non un progetto che veda la contrazione come assetto primario per la nostra città. La chiusura di Ca’ Vendramin è un’opzione per risparmiare come qualcuno auspica ma rappresenterebbe, a mio avviso, un danno peggiore dell’affidamento e gestione a terzi e porterebbe come conseguenza  il sacrificio di almeno un centinaio di posti di lavoro. Le aziende devono prima di tutto essere gestite da chi ha a cuore l’interesse sociale - ha proseguito il primo cittadino veneziano - ho voluto come obiettivo del Casinò il raggiungimento di un suo equilibrio economico. L’azienda è stata ristrutturata senza operazioni traumatiche sul personale, ma il futuro, con un possibile azionista forte e internazionale, è quello di maggiori incassi, maggiore offerta, e maggiore occupazione su tutto il territorio di riferimento. Il Casinò ha due scenari davanti: quello dello sviluppo capace di investire e che favorisce nuova occupazione, e quello dell’arroccamento che prevede sacrifici occupazionali".
Sulla questione "privatizzazione", il sindaco invita, comunque, alla prudenza. "Il mandato invita alla verifica di alcune ipotesi, ma non si parla esplicitamente di privatizzazione - ha spiegato ad Agipronews il portavoce del sindaco - C'è stata manifestazione di interesse da parte di terzi, ma non c'è nulla di scritto. E' chiaro che l'interesse primario è recuperare la gestione del Casinò che non naviga in buone acque". Da Ca' Farsetti, comunque, fanno sapere che i tempi saranno "molto brevi" e la situazione sarà gestita entro fine anno.
SA/Agipro 

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