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Poker & Casinò

01/08/2012 | 17:40

Poker, crac Full Tilt: «Lavoreremo con autorità italiane per restituire i soldi dei giocatori». Ma Aams non c’entra nulla

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poker crac full tilt lavoreremo con autorità italiane per restituire i soldi dei giocatori ma aams non centra nulla

ROMA - «Lavoreremo per restituire i fondi ai giocatori di tutto il mondo entro 90 giorni». È quanto si legge nel comunicato di Full Tilt Poker apparso sulla home page della poker room dopo il via libera del Dipartimento di Giustizia Usa all'acquisizione da parte di Pokerstars. Il comunicato si rivolge anche ai giocatori italiani della poker room internazionale che hanno visto congelati i loro fondi, dopo la revoca  della licenza avvenuta poco più di un anno fa, per le irregolarità con cui Full Tilt ha operato sul mercato Usa. I fondi bloccati ammontano a circa 270 milioni di euro, distribuiti tra player statunitensi e  internazionali. «Stiamo lavorando con le autorità nazionali dei singoli mercati per trovare il meccanismo adatto alla restituzione dei fondi» che potrebbe arrivare attraverso l'accredito della somma accumulata sul vecchio conto di Full Tilt su un eventuale account di Pokerstars: «Vorremmo incontrare le autorità anche per valutare questa opzione» si legge ancora nel comunicato. Secondo quanto risulta ad Agipronews, però, non risulta alcun contatto tra i Monopoli di Stato e Full Tilt per risolvere la questione dei conti gioco intestati a cittadini italiani, per la quale la competenza appartiene in ogni caso alla Alderney Gambling Control Commission, l'authority che aveva rilasciato la licenza a Full Tilt e che l'ha revocata a seguito dell'operazione del Department of Justice statunitense che ha bloccato le operazioni della poker room sul suolo americano.

Quanto all'intenzione di chiedere in futuro una concessione ad Aams, i vertici di Full Tilt rivelano come al momento non abbiano «interesse a entrare nel mercato italiano». Full Tilt ritornerà dunque attiva richiedendo una licenza dell'Isola Di Man per il dominio ".com" e una a Malta per quello ".eu", anche se questa volta, i dirigenti tengono a precisare che «non offrirà gioco ai player statunitensi, finché il poker online non sarà ufficialmente regolamentato». AG/Agipro

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