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Poker & Casinò

24/03/2012 | 17:54

Doyle Brunson racconta il poker dei "vecchi tempi"

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doyle brunson racconta il poker dei vecchi tempi

ROMA - E' una delle leggende indiscusse del poker, quasi un'istituzione: Doyle Brunson è forse il precursore di tutti i campioni moderni e la sua lunghissima carriera lo ha reso uno dei personaggi storici di questo gioco. Solo uno come lui poteva narrare una storia in stile "vecchio West" e o ha fatto nelle ultime ore, tramite il suo blog: "Texas Dolly" ha ricordato le partite clandestine a cui era solito partecipare negli anni '50, anni luce dallo sfavillante mondo del tavolo verde di oggi. Più volte gli è capitato di essere rapinato a mano armata e uno di questi episodi gli è rimasto particolarmente impresso: durante una partita, nella sala fumosa fecero irruzione alcuni uomini in divisa. Brunson era "abituato" a sortite del genere e si preparava già ad andare in caserma per pagare una multa per gioco d'azzardo, quando si rese conto che quelli erano finti poliziotti e che in realtà quella era un'altra rapina. Quella volta, però, il suo migliore amico scattò e imprecando cercò di fermare i ladri, rimediando una botta con la pistola e un dente rotto. A quel punto, nessuno si rifiutò più di consegnare il denaro; un episodio che avrebbe convinto la maggior parte delle persone a lasciar perdere carte e bische, un'idea che però Brunson non ha mai preso in considerazione: "Non si sono più fatti vivi e noi abbiamo accettato quello che era successo. Era il prezzo da pagare per il nostro modo di vivere". FC/Agipro

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