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Poker & Casinò

31/01/2012 | 17:38

Poker, Negreanu contro le "nuove generazioni"

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poker negreanu contro le nuove generazioni

ROMA - Magari è il segno dell'età che avanza (visto che si avvicina ai quaranta), oppure semplicemente è la presa di coscienza che molto nel mondo del poker è cambiato. Fatto sta che a Daniel Negreanu alcune cose non vanno giù e le dice tutte in un'intervista al sito "pokerplayer". Il numero tre della All Time Money List (con circa 15 milioni di dollari vinti in carriera) proprio non sopporta le nuove generazioni cresciute a pane e poker online. O quanto meno le trova noiose e di poco interesse, soprattutto per chi magari non è proprio dentro al circuito. "Quando cominciai a giocare (nel 1997, ndr) nel mondo del poker c'era gente come Devilfish, Sammy Farha, Doyle Brunson. Grandi personaggi anche fuori dal tavolo verde. Adesso - prosegue Kid Poker - la storia dei nuovi player si riduce troppo spesso a un semplice 'ho mollato il college e ho cominciato a giocare a poker online e mi è andata bene'. Una 'trama' del genere difficilmente può interessare il pubblico e spesso i giocatori che vengono dall'online nei tornei sono i più chiusi e i meno socievoli. Tra le nuove leve non vedo in giro nessun personaggio che possa funzionare in tv. Magari anche non brillando per educazione o pazienza, come Phil Hellmuth. Mancano le star e la prova, almeno secondo me, si è avuta alle ultime World Series. Una noia totale sia al tavolo che da guardare in televisione". AG/Agipro

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