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Poker & Casinò

02/08/2011 | 13:18

Pokerstars.it Italian Poker Tour di Sanremo, Pagano: "Calma e determinazione i segreti del mio successo"

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ROMA - Il successo all'Italian Poker Tour di Sanremo, il poker cash, il futuro personale e professionale. Luca Pagano del team pro di Pokerstars, in un'intervista rilasciata a caldo dopo il torneo in Liguri, parla a 360° dopo la conquista della sua prima picca, arrivata dopo molteplici piazzamenti e Final Table nei tornei di Pokestars. 

 

D: Finalmente un Final Table all'IPT, quali sensazioni hai provato? Hai sentito il peso di esserne anche l'organizzatore?

R: Da giocatore è inutile nascondere che le emozioni sono state infinite e molteplici. A Nova Gorica nella stagione precedente avevo visto sfumare in extremis l'opportunità di competere per il titolo al Final Table e mi aveva lasciato l'amaro in bocca. Da organizzatore, per fortuna ho le spalle coperte con mio padre, la mia famiglia e tutto lo splendido staff di cui ci circondiamo, nessuno escluso. Dunque quando scendo in gioco non penso ad altro che a macinare carte, gioco e, possibilmente, rivali.

D: Quali sono stati i passaggi chiave del tuo torneo? 

R: Il momento topico è stato nel Day 2 quando, partito decisamente in sordina, mi sono ritrovato incredibilmente short. Poi, per fortuna, è arrivato un poker a cambiare il vento e a ridarmi fiducia, perché in certi frangenti è importante credere nelle carte che ti arriveranno. È stato però ancora più decisivo mantenere concentrazione e calma che sono sinonimi, in questo caso, di determinazione. Anche il Day 3 è stato sofferto ma sempre la stessa determinazione mi ha portato all'altro passaggio chiave del torneo, quando al Final Table ho centrato il tris di 10 contro i Kappa del mio rivale ucraino Minakov. 

 

Dopo aver spiegato i "segreti" del suo successo, Luca Pagano dà anche il suo punto di vista sul poker cash, ultima novità introdotta nel mercato italiano dei giochi online. 

D: Dal poker hai avuto tanto e sei coinvolto non solo come player ma hai una società che organizza i maggiori tornei in Italia, come replichi ai media che in questo periodo puntano il dito contro il poker cash e le sue possibili conseguenze sociali?

R: Non bisogna commettere l'errore di associare la formula cash game alla formula torneo nel Texas Hold'em. Detto questo, però, non bisogna nemmeno demonizzare il cash game. I giocatori professionisti ritengono che il cash game sia il vero banco di prova per mettere in gioco le proprie abilità, dunque il punto di arrivo per i giocatori con skill elevate che possono sfruttare le qualità tecniche ed emotive abbattendo la varianza della casualità. Per questo motivo consiglio a tutti i neofiti di confrontarsi con gli amici più esperti, ma non prima di aver studiato attentamente le molteplici sfumature del gioco assorbendo i concetti basilari espressi da alcuni libri fondamentali.

In alternativa consiglio di seguire le varie discussioni che nascono di giorno in giorno su Intellipoker, il sito creato da PokerStars dove è possibile aggiornarsi, studiare e confrontarsi quotidianamente tra utenti e richiedere l'eventuale consulenza dei Pro del Team PokerStars. (segue)

 

Infine, il discorso vola al suo futuro professionale (come player e organizzatore), ma in chiusura dell'intervista non manca nemmeno un pizzico di gossip

D: I tuoi prossimi obiettivi come giocatore e come organizzatore?

R: Come organizzatore sarà fondamentale nel corso del prossimo anno consolidare l'Italian Poker Tour ed eventualmente inventare delle formule accattivanti che permettano di pubblicizzare al meglio il Texas Hold'em e che rendano accessibile a tutti il gioco, dando grandi opportunità a chiunque.

Per quanto concerne il mio ruolo di giocatore che dire? L'obiettivo primario era conquistare una Picca e questo risultato a Sanremo ha visto concretizzarsi il mio desiderio. L'ideale ovviamente sarebbe bissare il successo, ma per ora mi godo il momento e non penso ad altro che a festeggiare.

D: A chi dedichi questo risultato?

R: Dedico questa vittoria alla mia splendida e magnifica compagna, Elena, ma non posso dimenticare di ringraziare la mia famiglia e in particolar modo mio padre e mia madre che mi hanno supportato e sopportato nell'arco di questi 12 anni di esperienza e sfide nel mondo del poker che non sempre sono stati gratificanti ma, come per tutti, hanno comportato anche alcuni momenti di sconforto o difficoltà di risultati. Lì l'affetto e la comprensione della famiglia è stato decisivo.

D: Chiudiamo con il gossip: Giovanni Bigoni uscendo contro di te ha detto: "Vi ho fatto il regalo di nozze con quell'all-in!". Confermi?

R: Sì, confermo. Ora ci aspetta un periodo intenso di impegni organizzativi e da giocatore personalmente, ma troverò il modo di coronare un sogno, quello del matrimonio, nei modi più idonei e classici e come si addice a una coppia innamorata. RED/Agipro

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