TENNIS – MASTERS SERIES FEMMINILE – MATCH POINT: “SPERIAMO NEL DERBY ITALIANO IN SEMIFINALE%

(p.f.) Due italiane nei quarti di finale al Foro Italico. L’ultima volta era successo 15 anni fa. Silvia Farina e Francesca Schiavone hanno dunque eguagliato il primato detenuto da Raffaella Reggi e Sandra Cecchini, che per due stagioni contemporaneamente, nel 1988 e 1989, entrarono tra le prime 8. L’impresa più dura l’ha sicuramente messa a segno la Farina che nel breve volgere di sei ore e mezza ha superato prima la statunitense Meghann Shaughnessy (7-5, 6-2) (recupero del match di ieri sera, rinviato per pioggia) e poi l’astro nascente russo Maria Sharapova per 7-6 (7/4), 6-0. La Schiavone si è invece imposta con il minimo sforzo (6-1, 6-3) sulla russa Elena Likhovtseva. Come spesso succede nel femminile, i pronostici sono stati rispettati e ovviamente le quote non potevano non assecondare questa tendenza. Un po’ di dati? Eccoli. Tra gli scommettitori delle agenzie Match Point, – nostro compagno di viaggio in questa avventura al Foro – che hanno scelto di giocare sul match tra l’argentina Paola Suarez numero 12 del tabellone e la numero 5 Jennifer Capriati, il 97% ha puntato decisamente sulla Capriati, quotata a 1,36 contro il 2,50 della sudamericana. Il secco 6/2, 6/2 con il quale la Capriati ha “passeggiato” sull’avversaria rende l’idea della situazione e riflette perfettamente la lavagna delle quote. Di questo parere, è Ludovico Calvi, responsabile ufficio scommesse di Match Point: “In effetti il problema dei tornei femminili è proprio questo: c’è poca imprevedibilità e questo non può non influire sulla pubblicazione delle quote. Rispetto ai match maschili, il fattore sorpresa è molto più basso e dunque le quote che ne conseguono sono come quella della Capriati, o della Schiavone, che ha vinto 6/1 6/3 e che valeva 1,30 contro 2,70 della Likhovtseva. O ancora, della Zvonareva, numero otto del torneo – riprende Calvi – che valeva 1,30 e che ha concesso soli tre games alla Bovina”. Poco pepe sulla pietanza, insomma, secondo i quotisti: “Indubbiamente. D’altra parte ci troviamo a parlare di un torneo che negli ottavi ha già portato sette delle prime sedici teste di serie (si attende la Williams per fare filotto…) e quando le cose vanno così c’è poco da dire no? L’interesse scema inevitabilmente nel pubblico degli scommettitori, perché è difficile andare a caccia di possibili sorprese”. Siamo dunque arrivati ai quarti di finale e ora con il confronto diretto tra le big la situazione si fa più equilibrata e sicuramente più “saporita” per il pubblico delle agenzie Match Point. “Sicuramente, con i confronti in tabellone (Farina-Mauresmo; Zvonareva-Schiavone; Smashnova/Pistolesi-Capriati; e Kutntsova che attende la vincitrice tra Serena Williams e Randriantefy ndr) adesso il menù diventa più interessante. Comunque, dopo aver dato un’occhiata rapida ai confronti diretti, possiamo dire che Capriati ha il 65% di possibilità di approdare in semifinale, che la nostra Schiavone – tifo a parte, ovvio – vale attorno al 40% delle possibilità; e che la Farina, contro la Mauresmo, non va oltre il 25%. Poi, il tifoso – conclude Calvi – che umanamente ha il sopravvento sul quotista, spera che Farina e Schiavone possano affrontarsi in un fantastico derby italiano che, oltre ad appassionarci, porterebbe matematicamente una nostra tennista in finale. Sarebbe bello…”. In effetti, bellissimo. Le percentuali di Calvi, calcolatrice alla mano possiamo tradurle così: Smasshnova 2,40; Capriati a 1,40 circa. La Schiavone uscirà invece domattina a 2,05 contro l’1,55 della Zvonareva; mntre Farina si giocherà a due volte e mezzo la posta, contro l’1,35 della favoritissima Mauresmo.

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