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Calcio

06/01/2012 | 17:46

Calcioscommesse, Eaton (Fifa): "In Italia il 70% delle scommesse sportive fuori da circuito autorizzato"

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calcioscommesse eaton fifa in italia il 70 percento delle scommesse sportive fuori da circuito autorizzato

ROMA - Il 70% delle scommesse sportive in Italia passa ancora attraverso bookmaker non regolamentati o non registrati: se il circuito legale genera un volume d'affari intorno ai 4 miliardi di euro l'anno, il movimento complessivo di gioco è di circa 12 miliardi di euro. E' quanto ha rivelato Chris Eaton, capo della sicurezza della Fifa, in un'intervista al sito FIFA.com sul problema delle combine nel mondo dello sport, in particolare nel calcio.
I numeri possono dare l'idea della capillarità del fenomeno combine e calcioscommesse, a livello mondiale. "E' un movimento difficile da quantificare precisamente - ha spiegato Eaton - Ma è possibile misurarlo dal punto di vista del profitto. In Italia, ad esempio, si registrano scommesse per 4,2 miliardi di euro l'anno, e di queste il 92% è sul calcio. Di questa cifra però - secondo quanto ritengono le autorità italiane - solo il 30% passa dai canali autorizzati. Questo significa che il restante 70% di flussi di scommesse è indirizzato su bookmaker non regolamentati o non registrati, e di conseguenza il gioco d'azzardo sul calcio, in Italia, complessivamente muove circa 12 miliardi l'anno. Il problema, però, è di natura globale. Abbiamo stimato che le scommesse sportive generano tra i 300 e i 500 miliardi in un anno, a livello mondiale, tra cricket, ippica, calcio e altri sport”.
L'impegno della Fifa, nella lotta alle combine e alle infiltrazioni criminali nei match prosegue senza sosta. Eaton ribadisce che la Fifa sta "incoraggiando i governi ad adottare misure comuni" e ritiene che il problema possa essere definitivamente sconfitto.
"Negli ultimi 12 mesi abbiamo sviluppato un sistema investigativo per supportare la polizia e gli altri organi investigativi nell'ambito delle indagini sulle combine - ha proseguito Eaton - Sappiamo che casi di partite truccate e infiltrazioni criminali possono verificarsi anche in match di qualificazione controllati dalla Fifa, e più del 90% delle scommesse sportive del Sudest asiatico è legato al calcio, in particolare a match di livello internazionale". Eaton non ritiene che serva un organismo di controllo ulteriore, sul modello del WADA (World Anti-Doping Agency), per controllare e reprimere il match fixing. La strada giusta è aumentare la cooperazione a livello internazionale, già intrapresa, e poi intensificare ulteriormente la collaborazione con le organizzazione internazionali, come le Nazioni Unite e l'Interpol. “Con quest'ultima stiamo cercando di misurare il problema – ha concluso il capo della sicurezza della Fifa - Non abbiamo mai avuto così tante indagini nazionali in corso contemporaneamente, con centinaia di giocatori in carcere e amministratori sotto inchiesta. Sono più di 50 le inchieste nazionali in corso, circa un quarto delle federazioni associate. E' spaventoso ma dobbiamo reagire". SA/Agipro

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