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Calcio

19/12/2011 | 10:30

Calcioscommesse: in Asia puntate da milioni di euro e pochi controlli

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calcioscommesse in asia puntate da milioni di euro e pochi controlli

ROMA - Puntate online senza limiti su gare singole, anche superiori al milione di euro a colpo, impossibili nel circuito legale italiano. E’ una delle caratteristiche "vincenti" dei grandi bookmaker asiatici – laddove transitava il giro di denaro della cricca sotto inchiesta a Cremona - agli occhi dei grandi scommettitori e dei professionisti del gioco: "Si tratta di operatori di enorme capacità finanziaria – ha spiegato ad Agipronews un bookmaker internazionale che preferisce l’anonimato – che raccolgono gioco dall’Europa”. Sul mercato asiatico il margine di guadagno del banco è più basso rispetto a quello italiano, 2 euro su 100 puntati in Asia contro i 10 su 100 scommessi in Italia. Ed è sui massicci flussi di gioco che i bookmaker asiatici cercano il massimo guadagno. I siti leader del settore sono 188bet e Sbobet, entrambi sponsor di squadra inglesi di prima fascia (Bolton e West Ham), che mettono insieme le super-scommesse milionarie provenienti dall'Europa e il denaro raccolto dai rounders, i broker porta a porta che girano nei mercati e nelle strade delle più importanti città asiatiche (Singapore, Kuala Lumpur) dove il gioco è spesso vietato. Ma perché ci si rivolge a soggetti tanto lontani dal nostro mondo? “Il motivo – spiega ancora il bookmaker internazionale - è che l’allibratore si riserva una percentuale di guadagno minore a fronte di quote più convenienti per il giocatore. Così il margine teorico di guadagno del banco è molto ridotto in percentuale ma enorme in cifre assolute visto il massiccio flusso di gioco". Tante puntate e rischi folli, quindi, in caso di risultati sfavorevoli? "Apparentemente sì, in realtà no, visto che i bookmaker rivendono online le scommesse accettate ad altri operatori, riassicurando il rischio e limitando quasi totalmente il pericolo di perdite".  NT/Agipro

 

In  Asia un mercato illegale da 90 miliardi di euro, in Italia 1,5 miliardi puntati senza autorizzazione

ROMA - Il mercato illegale delle scommesse in Asia, secondo una stima effettuata dall'Università di Pechino, potrebbe valere 90 miliardi di dollari, con margini per gli operatori di circa 10 miliardi, secondo quanto riferito dall’Essa (European Sport Security Association) in una recente conferenza. C'è però un mercato illegale ancora più florido. Negli Stati Uniti, il rapporto fra legale e illegale è di 1 a 100: a fronte di scommesse legali per circa 2 miliardi e margine di 195 milioni per gli operatori, il gioco non autorizzato è stimato in 200 miliardi di dollari, con margini per 20 miliardi. In Italia invece il giro illegale sulle scommesse vale 1,5 miliardi di euro.  NT/Agipro

 

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