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Calcio

07/06/2011 | 09:47

Calcioscommesse, Petrucci (Coni): "Unire le forze per debellare la piaga"

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(red.) ROMA - "E' in gioco la credibilità dello sport e la fiducia di chi scommette. Giustizia sportiva e giustizia statale hanno regole, tempi e strumenti diversi, ma unendo le forze possono debellare questa piaga". Lo ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci, nel discorso di apertura della riunione del consiglio nazionale del Coni in riferimento allo scandalo calcioscommesse. "I fatti di questi ultimi giorni -  ha sottolineato Petrucci - mi impongono di ribadire la mia indignazione per come viene infangato il mondo del calcio da persone che di questo mondo fanno parte, anche ricevendone molto". "Il calcio è un fenomeno di grande rilevanza sociale - ha aggiunto il presidente del Coni - e non merita di essere offeso in questo modo. Come la medicina ci insegna, in un organismo grande e complesso possono esserci anche cellule nocive e degeneranti, per combattere le quali è necessaria una terapia di prevenzione e di contrasto sia all'interno che all'esterno dell'organismo: rafforzando gli anticorpi e colpendo le cellule malate". Petrucci ha anche ricordato di aver mandato una lettera ai ministri Tremonti, Alfano, Maroni e al sottosegretario Rocco Crimi chiedendo un incontro per affrontare il problema e combattere il fenomeno.

 

Calcioscommesse, Crimi (Presidenza del Consiglio): "Governo pronto a intervenire"

(red.) ROMA - La task-force chiesta da Petrucci e Abete "servirà per il futuro. Dovremo capire come potrà operare questo organismo e quali competenze dovrà avere. Il governo è pronto a intervenire, fatta salva l'autonomia dello sport". E' quanto ha dichiarato Rocco Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, nel corso del Consiglio Nazionale del Coni. "Nel calcio si parla sempre e solo di soldi. Quando succede questo - continua il sottosegretario -  arriva la criminalità e arrivano gli illeciti. Bisogna intervenire e bisogna farlo con efficacia".

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